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Due donne palpeggiate,
arrestato un 23enne

MACERATA - In manette un giovane del Mali. Vittime una studentessa e una 45enne. Entrambi gli episodi sono avvenuti in pieno giorno. La Polizia è risalita all'autore grazie alle immagini delle telecamere. E' stato fermato ai Giardini Diaz
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di Gianluca Ginella

Palpeggia due donne nel centro di Macerata: in manette un 23enne del Mali. Episodi avvenuti a distanza di giorni ma in modo simile, la Polizia ha ricostruito che l’autore degli atti sessuali è lo stesso.

Vittime dell’uomo una studentessa universitaria e una donna di 45 anni. Il primo episodio è avvenuta in vicolo degli Orti, il secondo nel sottopassaggio di piazza Annessione.

In entrambi i casi era giorno. Dopo le indagini, condotte dalla Squadra volante di Macerata, diretta dal vice questore aggiunto Lorenzo Commodo, il 23enne è stato arrestato. L’indagine diretta sotto la supervisione del procuratore Giovanni Giorgio.

Per prima è stata una studentessa universitaria che circa 20 giorni fa, durante il lockdown, mentre da sola, verso le 19,30, passava in vicolo degli Orti per andare a casa, aveva visto un giovane che la guardava in modo strano. Allora aveva accelerato il passo ma l’uomo le era andato dietro e l’aveva raggiunta e le aveva palpeggiato i glutei. La ragazza era riuscita a fuggire e a raggiungere la sua casa. Poi si era presentata in Questura per la denuncia. Da quel momento erano iniziate le indagini della squadra volante che aveva analizzato le telecamere della zona.

Sabato scorso il secondo episodio. Anche questa volta di giorno: alle 13 una donna di 45 anni che camminava nel sottopassaggio che da viale Leopardi porta a piazza Annessione è stata afferrata alle spalle da un uomo che poi le ha palpeggiato il seno e i glutei. La donna, terrorizzata, si è messa a urlare e l’aggressore è fuggito in direzione di via Mozzi. La 45enne ha poi chiamato il 113 per denunciare quello che era successo poco prima.

A quel punto la Polizia, in collaborazione con gli agenti della Municipale, ha iniziato a visionare i video della zona. In mano avevano la descrizione del palpeggiatore. Dopo una analisi minuziosa di fotogrammi, gli agenti hanno individuato l’uomo che corrispondeva alla descrizione. Gli agenti avevano in mano il volto del palpeggiatore e hanno dato il via alle ricerche in tutta la città.

Nel giro di poco lo hanno individuato ai Giardini Diaz. Due volanti della polizia e una della municipale hanno bloccato il 23enne. Il giovane è risultato risiedere a Macerata con permesso di soggiorno in regola. Gli agenti hanno perquisito la casa del 23enne e trovato un passaporto e una carta di identità rilasciati dal proprio Paese di origine con generalità diverse rispetto a quelle fornite in fase di rilascio del permesso di soggiorno. Inoltre sono stati trovati altri vestiti, che il 23enne ha usato al momento della violenza.

Gli agenti lo hanno arrestato. Ma le indagini sono proseguite per capire se il 23enne avesse palpeggiato anche la studentessa. L’uomo è stato messo a confronto con la ragazza che lo ha riconosciuto. Altre indagini riguardano i documenti trovati a casa del giovane, per capirne la genuinità. Documenti che il 23enne poteva avere pronti per la fuga. In casa è stata trovata anche una valigia già preparata con dentro vestiti del giovane.

Dopo l’arresto questa mattina si è svolta l’udienza di convalida in Tribunale a Macerata: il 23enne resta in cella, si trova nel carcere di Pesaro.

Il questore Antonio Pignataro

Il questore Antonio Pignataro si è complimentato con i suoi uomini e ha ringraziando la Polizia locale per la preziosa collaborazione: «Un altro caso in cui la risposta della Polizia è stata pronta, immediata e soprattutto efficace, consentendo la cattura di un pericoloso individuo resosi responsabile di uno dei delitti più gravi e orrendi di cui possa macchiarsi un uomo. Tale cattura rappresenta – continua il questore – la prova tangibile che le forze di polizia in tutto il territorio maceratese sono presenti, attive e riescono ad assicurare alla giustizia la quasi totalità degli autori che si macchiano di fatti delittuosi. L’impegno sarà sempre massimo, nessun passo indietro con disciplina, onore e fedeltà alla Repubblica, concetti più volte ricordati dal capo della Polizia, Gabrielli, per rinvigorire l’impegno e assolvere alle delicate funzioni affidate agli uomini e alle donne della Polizia e, nella circostanza, anche della Polizia Locale per incrementare, rinsaldare ed elevare la percezione di sicurezza in ciascuna provincia, in maniera tale che ogni cittadino possa identificarsi e riconoscersi nelle forze di polizia».

 


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