di Bruno Ferretti
La falsa partenza di Abascal ha fatto scivolare l’Ascoli in zona playout. Fra i tifosi comincia a diffondersi una certa apprensione anche se mancano 10 partite e con 30 punti ancora in palio tutto può succedere.
Il dubbio è proprio lui, Abascal, tecnico giovanissimo e debuttante in serie B che contro la Cremonese ha compiuto scelte piuttosto discutibili.
Quali? La prima lasciare in panchina Scamacca che con 7 gol è il cannoniere della squadra salvo poi inserirlo nella ripresa per togliere le castagne dal fuoco. Ma la mossa si è rivelata tardiva. Poi il doppio cambio di Pucino e Gravillon, dopo soli 31 minuti. Mezza difesa nuova in un colpo solo. Ok per Pucino, infortunato, ma ha sorpreso il cambio di Gravillon, il difensore più veloce.
Far giocare i giovani è sempre una bella cosa e valorizza il patrimonio tecnico della società, ma bisogna farlo con misura ed essere cauti. Abascal ha fatto esordire prima D’Agostino e poi Intinacelli, due protagonisti della “sua” Primavera.
L’Ascoli nella ripresa non ha trovato la forza per recuperare il risultato compromesso e la Cremonese ha espugnato il “Del Duca”. I bianconeri hanno sciupato la prima opportunità, ora sarà importante non ripetere certo errori.
Abascal avrà tempo e modo per rifarsi. Il tecnico spagnolo deve capire che per conquistare i punti salvezza occorre impostare bene soprattutto la fase difensiva, magari con il contributo di una valida copertura a centrocampo.
Una grossa responsabilità pesa sulle spalle di Guillermo che non dovrà perdere le sue certezze ma, al tempo stesso, neppure fossilizzarsi con un atteggiamento tattico non idoneo per scendere in trincea e conquistare punti salvezza
A cominciare da domenica sera, ancora al Del Duca, contro il Perugia, avversario tradizionalmente ostico, da affrontare con le molle.
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