«All’arrivo delle bollette pervenute ai cittadini di Montemonaco (due di seguito e in acconto, ndr) ho chiesto prima alla Ciip poi all’Aato di estendere l’esenzione del pagamento delle stesse per tutta la durata dell’emergenza Coronavirus».
Lo afferma Francesca Grilli, sindaco di Montemonaco, che aggiunge: «Sospensione che a seguito del sisma, in realtà era già stata chiesta fino al 2022 dai quattro Comuni erogatori di acqua (Montemonaco, Montegallo, Montefortino e Arquata, ndr) tramite mozione presentata durante l’assemblea dei sindaci del gennaio 2019».
«Ho cercato di ritornare sull’argomento – spiega la Grilli – e ho ottenuto un incontro con i vertici della Ciip e i sindaci degli altri tre Comuni, durante il quale sono state evidenziate le motivazioni e le perplessità per le quali non si è potuto estendere il beneficio, a tutti i cittadini dei quattro Comuni terremotati, ma solo ai possessori di Isee non superiore ai ventimila euro».
«Ho chiarito, e spero di non tornarci più, che nella seduta del Comitato ristretto dei sindaci, l’unica a cui io ho partecipato a settembre 2019, non si è né deliberato né votato, contro la mozione presentata in precedenza, in quanto, a differenza di ciò che viene raccontato da chi non si rassegna alla sconfitta, una delle finalità del Comitato ristretto dei sindaci è quella di redigere un parere non vincolante per i soci sulle proposte di deliberazione di assemblea dei sindaci. Il Comitato ristretto – insiste il sindaco di Montemonaco – in quell’occasione in cui io ero presente, accanto al sindaco di Arquata, ha preso atto di una situazione già in essere e nonostante la nostra contrarietà non si è potuto fare nulla se non ribadire l’impossibilità di censire i residenti effettivi».
«Questo incontro tenutosi nella sede della Ciip – conclude il sindaco di Montemonaco – è stata l’occasione per ribadire ancora una volta la necessità, fortemente sentita dagli amministratori dei comuni erogatori di acqua, di trovare una soluzione nell’immediato volta a garantire la sostenibilità finanziaria di aziende, attività private e cittadini danneggiati non solo dal terremoto del 2016 , ma anche dal Coronavirus».
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