Era accusato di aver procurato lesioni ad un paziente giunto all’ospedale “Mazzoni” non diagnosticandogli un’infrazione al polso (corpo scafoideo) dall’esame radiografico. Per questo motivo un radiologo in servizio nel nosocomio ascolano era finito sotto processo in Tribunale per i fatti risalenti alla fine del mese di marzo del 2013.
Ma il medico, difeso dall’avvocato Mauro Gionni, è stato assolto dalle accuse di lesioni previsto dall’articolo 590 del codice penale. Alla base dell’assoluzione potrebbe esserci la nuova legge Balduzzi che in qualche modo ha stemperato le responsabilità dei medici prevedendo, tra le altre cose, all’articolo 3 che “l’esercente la professione sanitaria che nello svolgimento della propria attività si attiene a linee guida e buone pratiche accreditate dalla comunità scientifica non risponde penalmente per colpa lieve“.
Secondo l’accusa, invece, la mancata diagnosi dell’infrazione del corpo scafoideo (emersa poi in un successivo esame) avrebbe determinato un allungamento del periodo di malattia di oltre 30 giorni per il paziente.
rp
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