E’ stata pronunciata oggi, 15 luglio, dalla Corte di Assise di Appello di Perugia la sentenza sul caso dell’omicidio dell’ascolano Giovanni Albertini morto a seguito delle botte prese in Piazza del Popolo il 17 febbraio 2016.
La vittima Giovanni Albertini
Erano stati i giudici della Suprema Corte di Cassazione di Roma (leggi l’articolo) a rimandare gli atti a Perugia con lo scopo di rideterminare la pena a carico del tabaccaio ascolano Giorgio Giobbi condannato in primo grado a due anni per lesioni e poi a 11 anni e 8 mesi in Appello ad Ancona (leggi l’articolo) per omicidio preterintenzionale.
Alla fine Giobbi, difeso dall’avvocato Sergio Liberati (oggi rappresentato in udienza da Alessio De Vecchis) dovrà scontare 8 anni, 4 mesi e 20 giorni. I giudici perugini hanno escluso la presenza della recidiva che ha determinato lo sconto di pena rispetto a quanto stabilito dai colleghi anconetani che l’avevano applicata pur non essendo presente nella sentenza di primo grado.
Resta, invece, da capire se a Giobbi sia stata applicata la pena minima oltre alle due aggravanti contestate. La difesa è pronta ad un nuovo ricorso per Cassazione una volta rese note le motivazioni della sentenza odierna. I familiari di Albertini sono assistiti dall’avvocato Mauro Gionni.
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