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Quello che non va del turismo:
soltanto l’1,5%
verso esperienze marine

SAN BENEDETTO - Analizzati punti di forza e debolezza del sistema cittadino nel secondo incontro degli operatori. E' il passaggio necessario prima di un piano di marketing turistico efficace
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Venerdì 10 luglio, nell’auditorium comunale “Tebaldini”, si è tenuto il secondo incontro dei componenti del Centro di Eccellenza di “Arca Adriatica”, il progetto di cooperazione territoriale tra Italia e Croazia inserito nel programma “Interreg” che l’Unione Europea finanzia con lo scopo di affrontare le sfide comuni trovando soluzioni condivise in vari campi: ambiente, sostenibilità, ricerca, educazione, salute, trasporti, innovazione.

Panoramica sulla spiaggia di San Benedetto

Il turismo tematico è infatti una tendenza crescente nel mondo e, contrariamente a quello massiccio attualmente dominante nelle aree costiere adriatiche, non è legato al periodo estivo. Il “Centro di Eccellenza” che si sta riunendo in queste settimane è costituito da rappresentanti di associazioni, operatori economici, cooperative, soggetti istituzionali che si interessano a vario titolo del tema e che forniranno le linee guida per attuare i vari passaggi del progetto.

Su queste linee guida la città, gli stakeholder e le amministrazioni pubbliche dovranno lavorare al fine di attivare un processo di destagionalizzazione turistica, perseguendo obiettivi quali la qualità, la sostenibilità e la redditività della destinazione. 

Alla base del processo c’è la consapevolezza che turismo sostenibile vuol dire prima di tutto un turismo capace di durare nel tempo facendo coincidere le aspettative dei residenti con quelle dei turisti senza diminuire il livello qualitativo dell’esperienza turistica e senza danneggiare i valori ambientali e sociali del territorio interessato dal fenomeno.

Per capire le dimensioni e le potenzialità di questo segmento del settore, è stato riferito un dato di Enit secondo cui, in questa estate 2020, l’11,2% degli italiani farà un turismo esperienziale del territorio e l’1,5% praticherà ittiturismo e pesca. Nel corso della riunione sono stati quindi analizzati punti di forza e di debolezza del sistema turistico cittadino che saranno poi oggetto di successivi approfondimenti per giungere alla definizione di una serie di azioni che rappresenteranno la base per un vero e proprio piano di marketing turistico del territorio.


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