di Luca Capponi
Tra coloro che si sono trovati a recarsi o semplicemente a transitare sul Colle San Marco, in tanti si sono posti la medesima domanda: ma che ci fanno le giostre sul pianoro, in mezzo al verde ed alla natura? Non si poteva trovare un’altra collocazione per le colorate attrazioni?
Nulla contro gli onesti gestori di giochi ed autoscontri, ci mancherebbe, ma la scelta appare davvero sui generis. Anche perchè, tra le tante cose, lì a pochi metri c’è lo stagnetto naturale che in passato ha visto affacciarsi anche un airone cenerino.
Musica a palla, frastuono e costruzioni in metallo non si addicono proprio a un contesto come quello del pianoro. A meno che l’obiettivo non sia trasformarlo in qualcosa d’altro.
Da decenni si parla del rilancio di una zona dalle grandi potenzialità, a cui ascolani e non solo sono molto legati, invasa da migliaia di persone soprattutto nei weekend caldi, ma nel tempo poco o nulla si è fatto. Quasi tutto quello che c’è si deve all’iniziativa di poche e coraggiose attività commerciali e ricettive.
Pochi servizi, decoro, mancanza di segnaletica sui sentieri e sorveglianza sono i punti deboli. Oltre a un senso civico che, in generale, scarseggia alla grande, per usare un eufemismo. Basta vedere gli ultimi accadimenti.
E’ di qualche giorno, esempio, l’atto vandalico che ha visto sdraie, tavoli e sedie di plastica del chioschetto che si affaccia sul pianoro bruciati nottetempo da una decina di ragazzi. Inquadrati dalle telecamere, sono stati denunciati. Il danno che hanno causato poteva essere ben più grande, se solo le fiamme fossero divampate. Senza contare quello ambientale derivato dalla plastica bruciata.
In passato, sono arrivate anche segnalazioni di movimenti poco chiari nella zona delle cave, con tanto di intervento delle forze dell’ordine a causa di raduni di sconsiderati dediti anche allo spaccio.
Di sicuro si tratta di un territorio non facile da presidiare, soprattutto nelle ore notturne, che favorisce chi vuole agire in maniera losca lontano da occhi indiscreti. E’ bene però che, una volta per tutte, si faccia qualcosa di deciso e serio per il Colle San Marco. Almeno durante le ore di luce. Residenti ma soprattutto attività e utenza chiedono, almeno, maggiori controlli.
Infine, menzione per la strada che costeggia il pianoro fino ai campi da tennis per poi ricongiungersi sulla principale che sale a San Giacomo: dopo anni di incuria, è sempre più vicina ad assomigliare a una mulattiera.
Colle San Marco, operazione rilancio Ma la strada è lunga E piena di buche (Video)
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