Monte Piselli, i maestri di sci:
«Cda del Cotuge da rinnovare
e quattro idee per non chiudere»

ASCOLI - Una missiva con 23 firme è stata inviata ai soci del Consorzio: «L’attuale Consiglio rassegni le dimissioni a seguito del recente rigetto da parte del Consiglio di Stato della richiesta di sospensiva della sentenza del Tar Abruzzo, che aveva accertato l’errore nella procedura dell’affidamento della gestione della stazione sciistica»
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Il “panorama” degli impianti di Monte Piselli

Impianti sciistici di Monte Piselli, si fanno sentire i Maestri di sci. Lo fanno tramite una missiva firmata da 23 persone e indirizzata agli enti soci del Co.Tu.Ge. Hanno anche scattato una corposa documentazione fotografica sullo stato in cui versano le strutture della Montagna dei Fiori nonostante i fondi (200.000 euro) stanziati pochi anni fa dalla Regione Marche.

«A fronte delle criticità e del generale declino -affermano- che da tempo affliggono la stazione sciistica di Monte Piselli, e peraltro il comprensorio tutto dei Monti Gemelli chiediamo di tenere in considerazione queste proposte al fine di impedire, innanzitutto, che la stazione sciistica chiuda a fine stagione 2023/24 e, in secondo luogo, che la montagna tutta possa svilupparsi secondo direzioni sostenibili e in armonia con le aspirazioni e prospettive della comunità afferente, nelle sue varie espressioni, principalmente quelle associative».

Che cosa propongono nel dettaglio? «Chiediamo -affermano sempre i 23 firmatari- che si costituisca, principalmente in virtù dell’ Art. 8.2.f, dello Statuto un Organo Consultivo, formalizzandone la costituzione tramite apposito Regolamento come dall’articolo citato. L’organo consultivo venga incaricato di elaborare pareri e proposte relative ai piani per lo sviluppo del comprensorio come sintesi delle istanze delle associazioni del territorio afferente al comprensorio che, per natura e costituzione, fanno riferimento alla montagna (secondo i fini dell’ente di cui all’art 1) dello Statuto stesso».

Chiedono anche di nominare “un membro aggiuntivo nel CdA, con ruolo precipuo di rappresentanza e garanzia dell’Organo Consultivo stesso…tra le espressioni professionali, associative, economiche e stanziali afferenti alla montagna. Dulcis in fundo, sul fronte Co.Tu.Ge si auspica una forte discontinuità.

«L’attuale intero CdA -affermano in coro i Maestri- rassegni le dimissioni a seguito del recente rigetto da parte del Consiglio di Stato della richiesta di sospensiva della sentenza del Tar Abruzzo, che aveva accertato l’errore del Cotuge nella procedura dell’affidamento della gestione della stazione sciistica. Con tale rigetto è stato confermato che l’organo amministrativo non è stato all’altezza di gestire correttamente l’unica iniziativa di rilievo intrapresa nei tre anni di durata del suo mandato, per non parlare dell’inerzia del medesimo nei confronti delle necessarie opere di manutenzione e rinnovamento di tutte le strutture della medesima stazione, che versano in uno stato di totale abbandono e degrado, come risulta evidente dal corredo fotografico allegato alla presente. Il CdA venga quindi rinnovato al più presto con delibera assembleare, secondo la procedura dell’art. 13 dello statuto approvato di recente, in quanto nell’attuale situazione di fatto e di diritto, di vacanza degli organi sociali, lo statuto non consente che il cda venga nominato monocraticamente dal Presidente dell’assemblea secondo la procedura prevista dall’art. 11, lett. d».

 


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