Non si placa l’onda di commozione dopo la scomparsa di Bruno Ferretti, storica firma del giornalismo marchigiano e nazionale, deceduto il 18 luglio a 66 anni. Un cordoglio che ha investito in primis la città di Ascoli, dove era nato e vissuto raccontando in particolare le vicende della squadra di calcio locale. L’affetto e la stima di cui godeva Bruno, tra i fondatori di Cronache Picene, sono tali che la famiglia ha voluto ringraziare pubblicamente quanti hanno manifestato vicinanza.
«Dopo la morte del nostro Bruno, vogliamo ringraziare tutti coloro che, in questo momento di grande dolore, ci sono stati vicini con numerose testimonianze di affetto -scrivono i familiari-.
Bruno Ferretti
Grazie a tutti quelli che hanno partecipato al funerale e grazie a tutti coloro che non hanno potuto farlo, ma che con il cuore erano lì.
Un grazie particolare allo Iom che ci ha sempre sostenuto, ai medici Piero Fede e Filippo Calcinaro, a tutte le associazioni sportive e culturali del territorio, all’Ascoli Calcio, alla Ciam di Giuliano Tosti, ai tifosi dell’Ascoli e ai club organizzati, all’Amministrazione comunale di Ascoli con in testa il sindaco Marco Fioravanti, al Sestiere di Porta Romana, all’Ordine dei giornalisti delle Marche, a tutti i colleghi di Bruno delle testate cartacee e online, locali e nazionali».
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