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Numero unico emergenze 112,
firmato il protocollo d’intesa
tra Regione e Viminale

MARCHE - Avrà una serie di vantaggi per la cittadinanza, mettendo in rete 118, 112, 113 e 115 attraverso una Centrale Unica di Risposta con sede ad Ancona
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«E’ stato compiuto un importante passo avanti verso l’attivazione del 112, il numero unico europeo per tutte le emergenze, un percorso che favorisce la risposta immediata ai cittadini nelle emergenze grazie anche all’utilizzo di tecnologie avanzate».

Il governatore Ceriscioli

Così il presidente della Regione Luca Ceriscioli, alla firma del protocollo con il Ministro dell’Interno Luciana Lamorgese, per l’attuazione del Numero Unico per le Emergenze.

«Si tratta di un salto di qualità di grande valore che aumenta la sicurezza secondo gli standard europei -aggiunge Ceriscioli-. L’intento è garantire la massima efficacia ed efficienza dell’azione di soccorso prestata ai cittadini da parte di tutte le centrali operative responsabili della gestione delle emergenze».

Il numero avrà una serie di vantaggi per la cittadinanza, mettendo in rete quattro numeri di emergenza e le rispettive centrali: 118, 112, 113, 115, attraverso una Centrale Unica di Risposta con sede ad Ancona dove sono in fase di realizzazione gli ultimi adeguamenti.

L’investimento per l’infrastruttura tecnologica da parte della Regione Marche è di 3 milioni di euro. Il sistema consentirà un primo filtro delle chiamate, che poi, una volta geolocalizzate, saranno indirizzate alla centrale operativa di competenza. L’attivazione definitiva avverrà alla fine dell’anno.

La Centrale Unica di Risposta delle Marche garantirà il servizio anche per la Regione Umbria in forza del protocollo d’intesa firmato il 22 febbraio 2018. Nella stessa data è stato firmato un protocollo con la Toscana, affinché le due centrali di risposta, Marche-Umbria e Toscana, svolgano un servizio di reciproco vicariamento (Disaster Recovery) in caso di malfunzionamenti o sovraccarichi, garantendo così la continuità del servizio.

La Cur Marche-Umbria, coordinata dall’Agenzia Regionale Sanitaria, servirà da novembre un’utenza di 2.426.000 persone (1.538.055 nelle Marche e 888.908 in Umbria), rispondendo a circa 3.500 chiamate al giorno. La centrale sarà dimensionata per gestire, in caso di necessità, anche le chiamate della Regione Toscana. Verranno pertanto assunte 44 persone a tempo indeterminato.


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