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Covid e migranti, Guido Castelli
si schiera con la sindaca di Civitella

ASCOLI - Solidarietà dell'ex sindaco alla prima cittadina del piccolo centro abruzzese a due passi dal confine ascolano, dopo che il Governo ha deciso di trasferire lì 50 persone sbarcate in Sicilia, di cui 24 positive al Coronavirus. L'attacco al ministro degli Interni, Luciana Lamorgese
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«Raccolgo lo sfogo di Cristina Di Pietro, sindaco di Civitella del Tronto, Comune del cratere che dopo il sisma e la pandemia, sta cercando di rilanciare la propria vocazione turistica».

Guido Castelli (Foto Vagnoni)

A dichiararlo è Guido Castelli, responsabile nazionale per le autonomie locali di Fratelli d’Italia e candidato nel collegio di Ascoli per le elezioni regionali delle Marche.

«Cristina è stata informata alle ore 23 di venerdì 31 luglio che il Ministero degli Interni stava trasferendo in una struttura privata del paese 50 migranti sbarcati in Sicilia – aggiunge Castelli – e dopo una settimana si scopre che ben 24 di essi sono positivi al Covid19. Nella struttura lavorano una decina di persone di Civitella».

«Un paese che assiste attonito a questa dissennata politica migratoria del Governo che importa focolai dall’Africa. Un danno enorme per un sindaco inerme che cerca di ribellarsi a questa follia. Nelle nostre città ai sindaci vengono impedite le feste patronali, ma nello stesso momento il contagio si avvicina a noi per decisione ministeriale – prosegue – fino a quando dovremo sopportare tutto questo? I tamponi non potevano essere fatti prima della partenza da Agrigento? Domande che meriterebbero una risposta dal ministro degli Interni, Luciana Lamorgese».

Infine Castelli ricorda che Civitella del Tronto (Teramo) si trova a 12 chilometri in linea d’aria da Ascoli e a 26 chilometri da San Benedetto.


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