È il gioco più popolare al mondo, quello più praticato, amato e discusso, ma un tempo come oggi non è, nè potrebbe mai essere, soltanto un gioco. E non soltanto per i grandi interessi economici che gli girano attorno, ma anche per come è vissuto da chi lo pratica, da chi lo guarda e soprattutto da chi lo tifa. Anche in una piccola regione come le Marche.
La copertina del libro
Partendo da queste premesse è nato “Non solo un gioco. Le Marche del calcio”, l’ultima monografia del giornalista e ricercatore storico Andrea Pongetti. Verrà presentata giovedì 10 settembre alle 18 presso la libreria Rinascita.
Dalle prime partite giocate in campi polverosi, con maglie sbiadite e scarpe rattoppate, ai gol del senigalliese Renato Cesarini – l’unico calciatore diventato un modo di dire – all’ultimo minuto con la maglia azzurra e la Juventus, alla celebre aggressione all’arbitro Vannini durante un infuocato Anconitana-Pisa al Dorico nel secondo dopoguerra, ai tanti infernali derby provinciali fino ai successi di Ascoli, Ancona e Samb negli anni Ottanta e Novanta e alle difficoltà, soprattutto economiche, dei giorni nostri.
C’è tutto questo, ma anche molto altro nelle 168 pagine del libro, edito dalla casa editrice anconetana Il Lavoro Editoriale. In copertina un’icona del calcio marchigiano e nazionale: il mitico presidente Costantino Rozzi che portò l’Ascoli Calcio in serie A e la città di Ascoli Piceno alla ribalta nazionale.
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