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Ascoli Calcio,
imprenditori marchigiani
interessati all’acquisto

SERIE B - Si tratta di un gruppo che ha avuto il primo contatto con Pulcinelli a salvezza ottenuta, subito dopo l’ultima di campionato col Benevento. A due settimane dal via, ora, la controfferta del patron bianconero è ritenuta irricevibile
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Pulcinelli brinda alla salvezza

di Andrea Ferretti

Vendita della società. Ormai è diventato uno dei tormentoni del calcio. Soprattutto quello italiano. Tormentone al quale non sfugge l’Ascoli Calcio. Il club bianconero negli ultimi sette anni – davvero pochi – ha cambiato tre proprietà passando dall’ascolano Roberto Benigni all’ascolano di Santa Maria a Corte-canadese Francesco Bellini (rilevò il club nel febbraio 2014 dopo il fallimento datato dicembre 2013), al romano Massimo Pulcinelli che da luglio 2018 è l’attuale patron.

Ma il tormentone torna, puntuale, ad ogni estate. A volte, giusto per non perdere l’abitudine, se ne parla anche durante il campionato. Stavolta non è però stato così per due motivi ben precisi: il Covid e la salvezza. Il primo ha imposto una lunga pausa con la stentata ripresa a porte chiuse che poi è anche lo stato attuale del calcio. La seconda è quella che il Picchio ha dovuto guadagnarsi con enormi difficoltà sul campo conquistandola in extremis grazie al gran finale targato Dionigi (incredibilmente passato ai saluti a tempo record, con code polemiche che ancora riecheggiano) e a disgrazie altrui.

Un tormentone che ha anche innescato feroci polemiche tra Pulcinelli, qualche organo di informazione e gli stessi tifosi che, giustamente, quando parte il tormentone si pongono domande che, di pari passo, vanno ad alimentare dubbi ed equivoci.

Massimo Pulcinelli (a destra)

Non è assolutamente frutto di fantasia, però, che un gruppo di imprenditori marchigiani – quindi anche ascolani – abbia avanzato un’offerta a Massimo Pulcinelli, definita “molto chiara e dettagliata”. Così come è vero che a fare la prima mossa non è stato il club di Corso Vittorio.

Parliamo di un “gruppo” che ha ritenuto di dare un valore ben preciso all’Ascoli. Quello che è stato poi proposto al numero uno di “Bricofer Italia” il quale ha risposto con una controfferta ritenuta “irricevibile”.

Sembra, infatti, che la richiesta di Pulcinelli si aggiri intorno al doppio dell’offerta. Così facendo il patron del Picchio ha di fatto dimostrato di non voler cedere l’Ascoli. Dunque, non se n’è fatto nulla, anche se la trattativa non è chiusa.

Tutto questo accade a due settimane dall’inizio del campionato. Una fase in cui, nel caso dell’Ascoli, deve ancora essere attrezzata una squadra da dare in mano a Bertotto, che non può certo essere quella vista nelle prime due uscite di Pesaro e Fano. Si sta lavorando per costruirla, e per questo sono al lavoro il direttore sportivo Bifulco e il direttore generale Ducci i quali, ogni sera, fanno il loro bel report a Pulcinelli.

La trattativa, nel giro di qualche giorno, conoscerà probabilmente e inevitabilmente la parola fine. Anche perché non è pensabile che l’attuale società possa allestire una squadra, facendo investimenti che non corrispondono al volere di chi eventualmente subentra.

L’interesse del gruppo di imprenditori che vorrebbero rilevare l’Ascoli Calcio è iniziato nel corso del campionato appena finito. Ma il primo vero contatto tra un loro “mediatore” e Pulcinelli è avvenuto all’indomani della salvezza, ovvero il giorno dopo Ascoli-Benevento ultima di campionato. Da quel dì, però, solo fumate nere.

 


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