Mister Bertotto
di Salvatore Mastropietro
Dopo due prestazioni a dir poco opache contro Vis Pesaro e Alma Juventus Fano, dalla vittoria di ieri contro il Matelica (1-4) l’Ascoli può sicuramente trarre indicazioni maggiormente positive. Come ammesso anche nelle dichiarazioni post partita, mister Valerio Bertotto ha cominciato a vedere applicate le cose che chiede di fare in campo. Il 4-3-3 da lui predisposto ha sicuramente bisogno di un atteggiamento propositivo, con terzini ed esterni che danno ampiezza e dei centrocampisti in grado di verticalizzare e di inserirsi in area con continuità. Tutte cose che – almeno in parte – i bianconeri hanno mostrato all’Helvia Recina di Macerata ad una settimana dalla prima giornata di campionato contro il Brescia.
L’attaccante Tassi con il terzino Semeraro
In particolare, è stato positivo l’approccio dei nuovi acquisti. Su tutti quello di Dario Saric, schierato da Bertotto nel ruolo di mezz’ala di centrocampo. Il calciatore ex Carpi ha mostrato subito le sue qualità dal punto di vista tecnico con giocate di buona fattura. Buona la prima anche per Marcel Büchel e Christos Donis, alternati tra primo e secondo tempo nella posizione di vertice basso. Entrambi sono sembrati ancora lontani dalla miglior condizione, dopo diversi mesi senza partite disputate. Tuttavia, si è visto in campo quello che chiede da loro il tecnico piemontese: smistamento veloce del pallone e verticalizzazioni veloci verso le punte. Il terzino classe 2001 Semeraro, prelevato dalla Roma lo scorso gennaio, ha alternato cose positive a cose meno buone. In particolare, il giovane calciatore – alla prima stagione da professionista – ha mostrato buone doti dal punto di vista atletico, ma lacune abbastanza evidenti in fase difensiva avendo subito in maniera eccessiva le incursioni dell’avversario di turno Volpicelli.
Tra i già noti al pubblico ascolano, una menzione d’onore è da fare a Diogo Costa Pinto. Il giovane portoghese, dopo gli ottimi spezzoni sotto la guida di Davide Dionigi (compreso il gol salvezza a Cittadella), è stato riproposto nel ruolo di esterno alto d’attacco. Ha disputato un’ottima partita, condita da un gol nel finale su suggerimento di Tassi. Le intenzioni iniziali della dirigenza bianconera erano quelle di mandarlo a farsi le ossa in prestito, ma chissà che le cose non possano cambiare dopo quanto fatto vedere recentemente.
Cavion, Ninkovic e l’ex Trotta
REBUS CAVION E NINKOVIC – Non è passato inosservato ai tifosi bianconeri il fatto che a vestire la maglia numero 7 nella partita di ieri fosse Marcel Büchel e non Michele Cavion. Il calciatore ex Cremonese non era presente a Macerata neanche come componente della panchina. Non è un mistero che abbia manifestato la voglia di cambiare aria, come ammesso dal direttore sportivo Giuseppe Bifulco già ad inizio agosto. Proprio per questo, le trattative per il rinnovo di contratto si sono bloccate. Tuttavia, offerte vere e proprie non sono ancora giunte alla società di Corso Emanuele. C’è sempre da registrare l’interessamento di club come Brescia e Spal, ma un affondo decisivo non c’è ancora stato.
Nessun nuovo sviluppo neppure per quanto riguarda la situazione relativa a Nikola Ninkovic. Ad una settimana dall’inizio del campionato la domanda che tanti continuano a porsi è legittima: dov’è finito? Il calciatore si trova ancora in Serbia, dove si sta allenando autonomamente con un preparatore personale. Il talento balcanico ha espresso da tempo l’intenzione di lasciare la Serie B dopo tre anni (due in bianconero ed uno ad Empoli), declinando anche i sondaggi di club come Monza e Lecce. L’Ascoli nel frattempo continua ad attendere il suo ritorno o, in alternativa, l’arrivo di qualche proposta. Nella speranza di non dover arrivare ad uno scontro tra le parti, qualche sviluppo potrebbe arrivare nel giro di una settimana.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati