di Maria Assunta Mandozzi
(medico veterinario)
Il periodo più importante nella vita di un soggetto è proprio la fase di accrescimento. Qualsiasi errore alimentare durante questo delicato momento si ripercuote inevitabilmente sullo sviluppo muscolare, scheletrico e immunitario del soggetto.
E’ quindi fondamentale curare meticolosamente l’alimentazione nel primo anno di vita con una specifica visita veterinaria nella quale saranno valutate le necessità energetiche, proteiche e vitaminiche fondamentali per il periodo.
Sarebbe superficiale infatti parlare semplicemente di alimentazione del gattino e alimentazione del cucciolo. Le necessità alimentari variano oltre che in funzione della specie anche in relazione alla razza e allo sviluppo relativo che ci aspettiamo (cane taglia piccola, media e grande; gatto Main Coon 10kg da adulto, europeo 4 kg di media da adulto).
Per un cucciolo/gattino in accrescimento le necessità alimentari fondamentali sono quelle proteiche (per lo sviluppo muscolare e corporeo), vitaminiche (vitamina D ed E) e di calcio per lo sviluppo schelestrico.
La scelta di una buona alimentazione commerciale, già bilanciata e specifica per le diverse taglie di cani o per gattini, renderebbe il “lavoro” del proprietario meno ostico e assicurerebbe giornalmente tutte le componenti fondamentali per la crescita del cucciolo o del gattino. Ma se la scelta ricade su un’alimentazione casalinga è fondamentale bandire il “fai da te” e rivolgersi necessariamente ad un veterinario nutrizionista per evitare di cadere in gravi carenze e compromettere l’adeguato sviluppo del soggetto.
Naturalmente nulla vieta ai proprietari di somministrare una dieta mista al proprio cucciolo o gattino per abituarlo a digerire diversi tipi di alimenti. La somministrazione dei nuovi alimenti casalinghi deve essere fatta con un alimento alla volta mescolato al cibo routinario e deve essere controllata la digestione dello stesso (controllare le feci).
Ottima l’aggiunta di latte, parmigiano o formaggi freschi, verdure, frutta (fresca e secca), olio di fegato di merluzzo o di salmone, olio extravergine di oliva a crudo per il cane, idonea l’aggiunta di frattaglie o carne macinata possibilmente cotte per il gatto.
Nel cucciolo la somministrazione del cibo giornaliero (sia commerciale che casalingo) deve essere suddiviso in 3 o 4 pasti i quali assicurano un’eccellente digestione dell’alimento e un’ottima metabolizzazione dei componenti senza appesantire il lavoro gastrico nei soggetti.
Nei gattini deve essere valutata la voracità del paziente, In gattini che tendono a mangiare tutta la razione velocemente e in poco tempo è meglio effettuare un razionamento, mentre in altri casi la dose giornaliera può essere lasciata a disposizione.
Un altro importante concetto su cui focalizzare l’attenzione è quello del tempo accrescimento: per un cucciolo di taglia piccola o in un gattino avremo il raggiungimento dello sviluppo completo a circa 6 mesi, per un cane di taglia grande o gigante lo avremo in circa 1 anno e mezzo.
Questo significa che controllare il cucciolo, anche ogni mese, per valutare la crescita e il suo peso non è fatto da trascurare ma diventa una necessità per la salute del nostro giovane paziente.
Durante la crescita dei piccoli pets infatti sono importanti le visite di controllo dal veterinario per verificare l’incremento ponderale del peso e lo sviluppo muscolare e scheletrico.
E’ durante questo periodo che possono insorgere gravi deformazioni ossee (rachitismo), alterata o scorretta deambulazione (sviluppo cartilagineo non idoneo o primi sintomi di malattie congenite ereditarie come la displasia di anca e gomito), lesioni articolari (osteocondrite dissecante).
La diagnosi precoce di queste patologie durante il periodo di sviluppo del cucciolo permette di risolvere il problema con terapie farmacologiche e con l’utilizzo di integratori o comunque di ridurre al minimo i rischi di un’evoluzione irreversibile del processo patologico.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati