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«Farmacie a secco di vaccini»,
scatta l’allarme dei camici bianchi

ASCOLI - Quest'anno le dosi sono state quasi tutte "requisite" dallo Stato e dalla Regione senza dare la possibilità ai cittadini di acquistarlo privatamente. Si spera nell'arrivo di nuovi quantitativi dall'estero
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Farmacie senza vaccini antinfluenzali, si fanno sentire i camici bianchi in vista dell’imminente campagna 2020 che si preannuncia molto “affollata” alla luce anche della pandemia Covid-19 anche se purtroppo per questa patologia non c’è ancora un antidoto.

La novità, tuttavia, è che gran parte delle scorte, nell’ordine di milioni di dosi, sono state acquistate direttamente dallo Stato e dalle Regioni per poi somministrarle tramite i medici di famiglia, i pediatri e le strutture pubbliche.

Per le altre fasce della popolazione che di solito lo acquistavano privatamente sono rimaste le…briciole.

Il caso è stato affrontato durante l’ultima puntata di “Pillole di Salute” dal farmacista e consigliere dell’Ordine, Ugo Quartaroli e dal vice presidente di Fedefarma Marche, Marco Meconi.

«La situazione è articolata -ha spiegato il dottor Meconi- Quest’anno l’approvvigionamento dei vaccini che le case farmaceutiche destinano all’Italia è stato tutto assorbito prevedendo un aumento e abbassato l’età minima a 60 includendo un altra fascia di popolazione nell’obbligo.

Le farmacie in un primo momento sono state escluse totalmente dal poter avere vaccini da vendere privatamente ad altre fasce di popolazione attiva a rischio. In una seconda fase in una contrattazione tra Federfarma, Fofi (Federazione degli Ordini dei farmacisti, ndr) e Ministero della Salute è stata riservata una quota di 250mila vaccini pari a 13 vaccini a farmacie ancora lontani dalla possibilità di vaccinare qualcuno al di fuori delle logiche del medico di base.

Ci sono stati altri incontri, ma ancora non è scaturito nulla di concreto al di là di un patto per trovare vaccini fuori “canale”, anche all’estero, per recuperare almeno mezzo milioni di dosi, pari a 25 per farmacia sempre al di sotto delle necessità ma è pur qualcosa. L’anno scorso le farmacie hanno venduto all’incirca 900mila dosi di vaccine. Quest’anno si prevedeva un’aumento fino a 1,2/1,3 milioni, a oggi ne abbiamo un quinto, un sesto di queste dose.

Anche la soluzione di importarli da altri paesi europei rischia di allungare i tempi fino al termine di ottobre o inizio novembre».

Persone in coda per vaccinarsi alla casa della gioventù

Quartaroli ha poi ricordato le ipotesi di dare vita alla figura del “farmacista vaccinatore” e al servizio di autodiagnosi per il sierologico sempre in farmacia.

«Su questi fronti la situazione è quantomeno nebulosa – ha aggiunto Meconi- Per i vaccini avevamo chiesto di poter far passare in farmacia i vaccini della parte pubblica, ma per quest’anno non penso che sia realizzabile. Anche l’idea del farmacista vaccinatore è da sposare, ma ha incontrato la contrarietà di mezzo mondo sanitario. A volte bisogna cedere qualcosa del proprio patrimonio per dare a più persone la possibilità di vaccinarsi o fare il sierologico in farmacia. Non mancano certo le competenze, ma ad esempio una regolamentazione d’emergenza».

Che situazione si prospetta per quest’inverno? «Le farmacie hanno risposto in maniera ottima ed efficiente -ha aggiunto il vice presidente di Federfarma- ma la difficoltà è evidente a causa dell’implementazione di moltissimi servizi di cui ci siamo fatti carico, dai piani terapeutici per i farmaci particolari alla stampa delle ricette quando i medici hanno smesso di ricevere i pazienti in ambulatorio.

Ci aspettiamo dalle parte pubblica regionale e nazionale un sostegno per le vicende pratiche come nel caso della stampa delle ricette per cui ci si impiega tempo e personale per un servizio che già il cittadino ci riconosce. Per il futuro ci sono opportunità da cogliere come nel caso della “farmacia di servizi” a beneficio sia dei cittadini sia della parte pubblica. Già da oggi siamo un baluardo che tutti ci riconoscono».

LA REGISTRAZIONE COMPLETA DELLA PUNTATA

(Articolo Pubbliredazionale)


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