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Ascoli, mister Bertotto:
«Voglia e organizzazione
le nostre armi per il Lecce»

SERIE B - Il tecnico presenta la gara contro la formazione di Corini: «E' una squadra di grande qualità, ma proveremo a non farli giocare. Stiamo crescendo, farò qualche cambio». Cangiano nell'Under 20
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Dopo alcuni giorni travagliati, tra continui tamponi e la figuraccia di Coppa Italia contro il Perugia, è finalmente giornata di vigilia in casa Ascoli. Domani la squadra bianconera tornerà in campo contro un’altra compagine appena retrocessa dalla Serie A, il Lecce, ad una settimana dalla buona prestazione sul campo del Brescia. Sul prato del “Del Duca” arriva un avversario di assoluto livello, costruito per navigare stabilmente nelle acque alte della classifica di B.

Bertotto in conferenza stampa

Contro i pugliesi servirà inevitabilmente una grande prestazione per continuare quel processo di crescita ben avviato in terra lombarda ed interrottosi nella sfida di Coppa. Lo sa bene mister Valerio Bertotto, che avrà successivamente due settimane per lavorare a causa della sosta per le nazionali. Dopo il match di domani, infatti, l’Ascoli tornerà in campo il prossimo 17 ottobre in quel di Frosinone. Il tecnico piemontese ha presentato dopo la consueta rifinitura la gara di domani, ponendo l’accento sulle insidie che i suoi dovranno affrontare e sulle armi da utilizzare.

«Avremo di fronte – esordisce Bertotto – un’altra formazione di grande qualità e spessore, sarà una sfida da affrontare con quelle motivazioni e quei concetti che ci appartengono, anche se sono entrati a far parte del nostro Dna da poco tempo. Come contro il Brescia, anche domani la determinazione, la voglia e l’organizzazione dovranno essere le nostre armi».

Corini, allenatore del Lecce

Sull’avversario: «Mi aspetto un Lecce capace, pronto, desideroso di giocare una grande gara e che cercherà di imporre il proprio gioco; è una squadra con calciatori importanti, che hanno disputato più di una stagione in Serie A. Troveranno un Ascoli – continua – che ha la capacità e la qualità per fare una grandissima prestazione. Sabato scorso abbiamo dimostrato di potercela giocare contro un grandissimo Brescia e potevamo chiudere il match con un risultato più rotondo».

Sul livello attuale raggiunto dalla sua squadra, Bertotto ha le idee chiare: «Al Rigamonti il gruppo ha dimostrato di saper stare in campo e, soprattutto, d’essere già squadra, nonostante lavorasse insieme da due giorni. Questa è stata l’impressione generale che hanno avuto tutti. In settimana abbiamo individuato gli aspetti su cui migliorare, fra questi la necessità di finalizzare il 90% delle occasioni create che, se sono limpide e lampanti, fanno la differenza. Domani dovremo avere la giusta organizzazione per evitare che il Lecce abbia il pallino del gioco. Qualche cambio sarà obbligato a causa di alcune defezioni, ho per le mani un buonissimo gruppo, che deve crescere su tanti aspetti, proprio perché tanti calciatori sono arrivati da poco. Bisogna essere lucidi e avere un po’ di pazienza per creare i giusti presupposti. E qui i presupposti ci sono tutti».

Cangiano

Chiosa finale sull’assenza dei tifosi dagli stadi: «I tifosi? Non vedo l’ora che riaprano tutti gli stadi, i tifosi fanno parte della nostra vita professionale; giocare in uno stadio vuoto è brutto per noi, ma anche per la gente che non può vivere la squadra e la propria passione».

CANGIANO – L’attaccante classe 2001 è stato convocato nella Nazionale Under 20 dal commissario tecnico Alberto Bollini. La selezione giovanile si radunerà per uno stage all’Acquacetosa di Roma dal 4 all’11 ottobre.

s.m.

 

 


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