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Elisoccorso notturno,
la nuova frontiera di “Torrette”
«Passo in avanti gigantesco» (Foto)

ANCONA - Inaugurato anche il nuovo reparto di Osservazione breve intensiva, a lato del Pronto Soccorso, strategico anche per la pandemia. Presentata contestualmente la mappa delle elisuperfici da cui gli elicotteri riusciranno a decollare in soli 20 minuti. L'appello del governatore Acquaroli: «Facciamo squadra»
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Il dg Caporossi ed il governatore Acquaroli

di Martina Marinangeli 

(foto di Giusy Marinelli)

L’ospedale di Torrette potenzia i suoi servizi per garantire risposte immediate, alle emergenze così come alla pandemia da Covid-19. Dall’elisoccorso notturno all’ampliamento del reparto di Osservazione breve intensiva, il nosocomio vuole farsi trovare pronto su ogni fronte ed oggi i vertici dell’ospedale, affiancati dal governatore Francesco Acquaroli, hanno illustrato il new deal della struttura.

Per quanto riguarda l’elisoccorso notturno, il servizio prevede un elicottero di stanza a Fabriano ed uno temporaneamente a Falconara – entrambi dotati di servizi e personale specializzato – che potranno raggiungere in tempi brevi ogni remoto angolo delle Marche h24 (leggi qui l’inaugurazione della base di atterraggio a Comunanza).

«Il primo volo – ha fatto sapere il direttore generale degli Ospedali Riuniti di Ancona Michele Caporossiè stato effettuato il 4 ottobre, ma a dicembre, come prevede il contratto, il servizio sarà operativo anche di notte grazie all’utilizzo di visori Nvsi, che consentiranno ai velivoli di atterrare anche senza luci.

Un passo avanti gigantesco per raggiungere velocemente aree interne e terremotate, dove le ambulanze arriverebbero in molto più tempo».

Germano Rocchi, direttore Elisoccorso

L’eliambulanza Icaro 02 attualmente si alza in volo dalla base di Fabriano e può atterrare in 27 piazzole che coprono per intero le varie aree delle Marche, trasportando poi i pazienti al Trauma Center di Torrette.

La piazzola di Ancona, a Torrette, tornerà operativa non appena saranno ultimati i lavori di adeguamento per renderla idonea al volo notturno.

«Abbiamo ancora un periodo di rodaggio perché non si usano ancora i visori notturni – prosegue Caporossi – una tecnologia nuova che permetterà anche di atterrare su basi che non hanno illuminazione e che quindi moltiplicherà le possibilità, ma essere partiti ci consente di avere tre mesi di tempo, scaduti i quali e terminata la formazione, andremo ad usare questa tecnologia».

Un servizio che ha mosso i primi passi con l’amministrazione regionale targata Ceriscioli, a cui il nuovo governatore Acquaroli ha espresso gratitudine: «una scelta oculata e giusta per potenziare l’urgenza-emergenza che costituisce una salvaguardia importante della salute, e che non ha colore politico. Dobbiamo fare squadra tra istituzioni, che unite possono mandare un messaggio chiaro e semplice più facilmente fruibile dai cittadini».

È previsto un ampliamento delle basi di atterraggio e la direzione ospedaliera conta «entro fine 2021 di arrivare a 55 basi», ha spiegato il direttore amministrativo Antonello Maraldo.

L’elisoccorso, grazie ai due nuovi elicotteri recentemente acquisiti, consente di «eseguire manovre salvavita anche in volo», ha sottolineato il primario Germano Rocchi, «con un notevole accorciamento dei tempi di soccorso e di arrivo in ospedale».

Dal prossimo anno, con le nuove tecnologie, basteranno al massimo 20 minuti per il decollo. I visori notturni arriveranno entro il 16 dicembre e già da quella data sarà possibile individuare nuovi punti di atterraggio.

Contestualmente, è stato inaugurato anche il nuovo reparto Obi, a fianco del Pronto Soccorso, che si colloca in una posizione intermedia tra la terapia intensiva e i reparti di assistenza ordinaria.

Al taglio del nastro, oltre ad Acquaroli, la sindaca di Ancona Valeria Mancinelli, il terrore della Politecnica delle Marche Gian Luca Gregori e l’arcivescovo di Ancona Osimo Angelo Spina, che ha dato la canonica benedizione agli spazi.

L’Obi è passata da 100 a 300 metri quadrati di superficie, un apliamento strategico non solo per il soccorso, ma anche per la pandemia: qui infatti restano in osservazione i pazienti che hanno avuto accesso al Pronto Soccorso e che necessitano di monitoraggio, e dati gli spazi ampi e la pressione negativa degli ambienti, possono ospitare pazienti Covid.

Acquaroli e Caporossi

Taglio del nastro della nuova Obi

Aldo Salvi, direttore pronto soccorso

Monsignor Spina

Il dg Caporossi


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