Il gruppo “Disoccupati Piceni” interviene sul fronte dell’istruzione e lo fa prendendo spunto dalla visita del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, all’Ateneo di Macerata e dall’intervento dello stesso Capo di Stato lo scorso febbraio alla cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico dell’Università di Teramo.
«Cogliamo l’occasione per evidenziare nuovamente la mancanza di una Università autonoma picena. La nostra provincia – scrive in una nota Disoccupati Piceni – da anni è sprofondata in una crisi socio-economica, riteniamo necessario per uscire da questa situazione, potenziare l’offerta formativa-culturale, con un nuovo polo universitario autonomo-statale, per permettere ai nostri giovani di studiare qui, evitando ulteriori spese alle famiglie per mandare i figli fuori».
«Ogni provincia – aggiunge – dovrebbe avere una propria Università pubblica. Il nostro territorio, pur avendo eletto l’onorevole Giorgia Latini, per due anni vice presidente della Commissione Cultura, Scienza e Istruzione della Camera dei Deputati, non è riuscito ad inaugurare questo ente accademico. A dir la verità, avevamo anche chiesto, senza risultati, una particolare attenzione per l’approvazione del salvagente civico, un provvedimento specifico per aiutare i numerosi disoccupati over 50 residenti nell’area di crisi industriale».
«Siamo convinti – la conclusione – che la ripresa del sud delle Marche, debba passare inevitabilmente attraverso un polo culturale scientifico indipendente. Si dovranno scegliere facoltà proprie per il territorio, considerando ad esempio le nuove prospettive green di sviluppo».
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati