di Salvatore Mastropietro
Giornata di vigilia in casa Ascoli, che domani scenderà in campo all’Arechi di Salerno per la quinta giornata del campionato di Serie B. L’avvicinamento alla gara è stato influenzato dalla notizia arrivata ieri da Reggio Emilia: i tamponi effettuati in casa Reggiana, che martedì ha affrontato i bianconeri al “Del Duca”, hanno rilevato un totale di 16 nuove positività al Covid-19 tra squadra e staff tecnico. Il fatto ha sicuramente messo in allarme il gruppo squadra piceno, che può comunque tirare un primo respiro di sollievo visti i risultati dei test molecolari effettuati ieri come da protocollo: gli esiti, arrivati in mattinata, hanno dato tutti esito negativo.
Mister Bertotto
L’Ascoli è, dunque, regolarmente partito alla volta di Salerno dopo la classica rifinitura. Il tecnico bianconero Valerio Bertotto ha presentato la gara di domani contro i campani, partendo proprio dalla vigilia movimentata causa Covid, come del resto era stata anche quella della scorsa settimana contro il Frosinone (positività nello staff dei ciociari): «Ormai fa parte della nostra quotidianità di uomini più che di professionisti. La vita è cambiata nella gestione degli eventi quotidiani. Nel lavoro dobbiamo stare attenti ad evitare il più possibile le situazioni rischiose, abbiamo un protocollo rigido. La partita va preparata anche in funzione dei risultati dei tamponi, dobbiamo saper convivere con queste situazioni».
Fabrizio Castori ai tempi dell’Ascoli
Una gara, quella di domani, sicuramente impegnativa visto il valore dell’avversario allenato dall’ex di turno Fabrizio Castori: «Affrontiamo una squadra in un momento decisamente positivo, l’avversario è tosto, tignoso, quadrato, allenato molto bene da un tecnico capace che da tanti anni sa fare bene questo mestiere. Dobbiamo andare lì pronti, consapevoli che affronteremo un avversario che ha una idea di gioco pulita, lineare e concreta, in uno stadio riscaldato, finalmente, della presenza di un po’ di tifosi. Questo deve essere uno stimolo ulteriore per dare continuità al nostro atteggiamento, alla qualità e al nostro gioco, oltre che alla voglia di dimostrare, come stiamo facendo dall’inizio, di essere una formazione che nel corso del campionato potrà dire la sua. Dovremo fare molta fatica se vogliamo determinare il risultato, ma con la nostra idea di gioco e con i nostri sviluppi abbiamo la possibilità di creare loro dei grattacapi».
Bertotto si è poi espresso in merito alla possibilità di cambiare qualcosa all’interno dell’undici titolare, considerando che la gara con la Salernitana arriva a soli tre giorni dalla vittoria contro la Reggiana: «Come ho detto nei giorni scorsi ho una squadra in cui potenzialmente sono tutti titolari; in base allo stato di forma dei singoli, scelgo gli elementi che mi garantiscono una presenza e una qualità di altissimo livello. E’ chiaro che nel corso del campionato c’è chi giocherà un po’ più, chi un po’ meno, ma tutti sono presi in grandissima considerazione. I miei calciatori sanno che il campionato è lungo, che le partite sono tante e difficili e che tutti loro sono chiamati a dare il meglio in allenamento e in partita».
Il primo successo stagionale contro la Reggiana ha sicuramente fornito tanti positivi a mister Bertotto, ma ci sono ancora tanti aspetti su cui la squadra deve migliorare: «Dobbiamo arrivare a capitalizzare al 100% le occasioni che produciamo. Quando crei palle gol pulite e limpide deve subentrare la scelta della giocata giusta. Se capitalizziamo le occasioni, la gestione della partita diventa più facile e riesci ad essere più lucido. Siamo abbastanza “giovani” sotto questo aspetto, pur notando una crescita costante partita dopo partita. E’ probabile che domani tatticamente ci saranno alcune piccole variazioni all’interno della nostra filosofia di gioco, che i ragazzi hanno metabolizzato molto bene. Ogni partita servirà ad incrementare ulteriormente la nostra crescita, che passa anche attraverso la maggiore precisione nella gestione della palla. Siamo la squadra che ha la percentuale più alta di tiri in porta, ma dobbiamo migliorare sensibilmente la fase realizzativa».
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