Tifosi rossoblù in Curva Nord (foto Sambenedettese Calcio)
di Benedetto Marinangeli
La Samb come dott. Jekyll e Mr. Hide. E’ bastata una settimana a trasformare la formazione rossoblù da bella realtà ad una squadra senza capo né coda. La vittoria con il Mantova aveva forse, esaltato un po’ troppo l’ambiente. Le magie di Nocciolini e Botta contro i lombardi, con ogni probabilità, erano riuscite a nascondere le magagne della squadra che si sono viste prima contro l’Imolese mercoledì scorso e poi sono balzate evidenti ieri contro il Modena. In entrambe le occasioni Maxi Lopez e compagni hanno dimostrato di non possedere un gioco. Ci si basa troppo sulle individualità dei singoli senza mai arrivare ad una manovra che coinvolga tutti i reparti.
I due capitani con l’arbitro prima di Samb-Modena (foto Sambenedettese Calcio)
Ruben Botta, bello a vedersi, si ostina a fare il dribbling in più quando invece può servire il compagno libero. Poi a Maxi Lopez non arrivano mai palloni giocabili negli ultimi sedici metri. Il capitano rossoblù fa a sportellate con tutti, apre i varchi ai compagni, fornisce assist ma alla resa dei conti non riesce quasi mai a calciare in porta. Per servirlo adeguatamente è necessaria la dovuta ampiezza e cioè che la manovra venga supportata dagli esterni. Ma così sia con l’Imolese ma soprattutto contro il Modena non è stato.
Mischia davanti la porta del Modena (foto Sambenedettese Calcio)
Gli esterni di difesa rossoblù sono troppo bloccati ma allo stesso tempo evidenziano diversi limiti tecnici. Lavilla è alla sua prima vera e propria esperienza in Serie C e cerca con grande impegno di fare il suo dovere. Una delusione, ad oggi, è Liporace che ancora non è riuscito ad esprimersi ai suoi livelli, quelli che lo avevano fatto apprezzare in Argentina. Ma anche le alternative non è che stiano attraversando un periodo di forma così eccelso. Scrugli ha ancora il freno a mano tirato, mentre Enrici, oltre ad essere un 2001 di prospettiva, è più un centrale di difesa.
Nocciolini ci prova (foto Sambenedettese Calcio)
Insomma la mancata riconferma di Gemignani è senza dubbio una nota di demerito per la società. Certo, il laterale toscano ha alzato le sue pretese rispetto alla gestione Fedeli ma oggi avrebbe fatto veramente comodo anche perché può giocare su entrambe le fasce.
Ma anche Montero ci mette del suo confermando ad Imola la formazione vittoriosa con il Mantova e rivoluzionando poi l’attacco con il Modena. E soprattutto mettendo in panchina D’Angelo, ben sapendo che l’ex Casertana, a corto di preparazione, non poteva reggere due partite consecutive. Bisogna però dire che il giovane Masini ha disputato una prova estremamente diligente. Certo, se Bacio Terracino avesse fatto gol sull’imbucata di Botta, oggi parleremo di nuovo di una grande Samb. Ed invece è bene che sia arrivata questa sconfitta che mette tutti con i piedi per terra e fa rendere conto all’ambiente ed agli addetti ai lavori in casa rossoblù ciò che va e che non va nella Samb.
Montero (foto Cicchini)
Domani è previsto un summit tecnico tra Serafino, Colantuono, Fusco e Montero per analizzare bene la situazione. La posizione del tecnico uruguagio per ora è salda ma non bisogna dimenticare che nelle prossime due gare Maxi Lopez e compagni se la vedranno con Sud Tirol e Perugia. Altre due gare verità, con la speranza che Montero trovi i giusti e dovuti accorgimenti tecnici per dare alla squadra un volto ed una fisionomia di gioco definitiva.
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