Aveva smesso di versare gli alimenti mensili alla figlia da quando quest’ultima aveva compiuto 18 anni senza trovarsi peraltro in uno stato d’indigenza come possibile “giustificazione”.
E così il giudice del Tribunale di Ascoli, Barbara Pomponi, ha condannato un 54enne, attualmente residente nel nord Italia, a quattro mesi di reclusione oltre ad un risarcimento danni di 10.000 euro e altri 2.700 per le spesi legali.
Il giudice ha disposto la sospensione della pena condizionata però al pagamento del risarcimento danni.
Nella motivazione della sentenza, il magistrato ha stigmatizzato il comportamento dell’uomo che non avrebbe in alcun modo partecipato all’istruzione e all’educazione della figlia che è stata assistita dall’avvocato Mauro Gionni.
Anche il pubblico ministero aveva chiesto una condanna a quattro mesi con la condizionale subordinata al pagamento del risarcimento danni.
rp
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