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Contenzioso Ici per la Sentina,
Ascoli e San Benedetto fanno pace

TERMINA la "guerra" giudiziaria con l'Arengo che verserà una somma di 35.000 euro a favore dell'Amministrazione sambenedettese chiudendo tutte le cause
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di Renato Pierantozzi

Un lungo contenzioso tributario finito anche davanti alla Corte di Cassazione con vittorie alterne per entrambe le parti.

Parliamo della questione relative agli avvisi di accertamento (ben 10) inviate dal Comune di San Benedetto a quello di Ascoli per fabbricati e terreni di proprietà ascolana in zona Sentina.

Il lago salmastro della Sentina

Si tratta del lascito della nobile famiglia Sgariglia finito poi in mano all’Arengo.

Gli avvisi risalgono al periodo 2001-2005 e sono stati impugnati dal Comune di Ascoli di fronte alla commissione tributaria provinciale. Poi la palla è finita alla commissione tributaria regionale e infine alla Cassazione che ha rimandato di nuovo gli atti ad Ancona dove erano rimasti pendenti anche altri due ricorsi.

E così, anche per evitare nuove spese legali e contenziosi legali infiniti, le due Amministrazioni hanno deciso di mettersi a tavolino per trovare un accordo e lasciare le aule delle varie commissioni tributarie e Tribunale.

Alla fine è stato deciso, in base ad un accordo che è stato ratificato dalla giunta comunale nella seduta del 10 novembre, che l’Arengo verserà la somma di 34.672,50 euro richiesta dal Comune di San Benedetto mettendo una pietra tombale su tutti i contenziosi passati e in corso.

I soldi saranno versati entro 60 giorni dalla firma dell’intesa e sono già stati trovati dal Comune nell’ambito delle variazioni di bilancio approvate nell’ultima seduta del Consiglio comunale (leggi l’articolo).

Dalle carte emerge anche il valore dell’area edificabile della Sentina quantificato in 1,2 milioni di euro.

 


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