di Maria Assunta Mandozzi
(medico veterinario)
I vaccini sono lo strumento più efficace nei confronti di malattie gravi, e il più delle volte mortali, per i nostri amici pelosi. Molte malattie sono state eradicate (grazie proprio alle profilassi vaccinali) come il vaiolo o la peste bovina, mentre altre non sono ancora affatto debellate ma sono sotto controllo grazie alle vaccinazioni.
Oggi le opinioni di molti proprietari sui vaccini sono discordanti, questo perché molti hanno paura della vaccinazione. La paura scaturisce dalle false e infondate informazioni che circolano su diverse piattaforme sia sui vaccini umani sia veterinari.
Quante volte abbiamo sentito dire: “è meglio ammalarsi con i germi veri per rendere più robusto il sistema immunitario”, oppure “le malattie scompariranno da sole cosi come si sono presentate”, “i vaccini sono pericolosi perché contengono mercurio”, “i vaccini contengono gli adiuvanti che possono essere tossici”, eccetera.
Nessuna di queste enunciazioni è scientificamente provata o meglio è scientificamente provato il contrario.
La paura irrazionale ai vaccini comporta la non vaccinazione e di conseguenza una ridotta immunità di gregge che porterà inevitabilmente alla maggiore diffusione della malattia.
Per cercare di ridurre questa paura eccessiva e contro-produttiva cerchiamo di capire insieme che cos’è un vaccino.
Il vaccino (veterinario o umano) è una preparazione costituita da microrganismi (interi o frazione degli stessi o dai loro prodotti) che stimolano una reazione del sistema immunitario nel soggetto capace di indurre una protezione duratura nei confronti della malattia provocata da quel microrganismo e tale da difendere il soggetto da un’aggressione futura da parte di quel patogeno.
I vaccini che abbiamo in commercio sono di due tipi:
INFETTIVI – Sono costituiti da microrganismi vivi che replicano nelle cellule, sviluppano una blanda infezione ma una forte reazione immunitaria (vaccino trivalente cane, vaccino trivalente gatto).
NON INFETTIVI – I microrganismi sono morti, non infettano cellule e non replicano ma necessitano di un adiuvante per provocare una risposta immunitaria adeguata e più somministrazioni ravvicinate (vaccino rabbia, vaccino leishmania).
Le malattie per le quali i nostri pets dovrebbero essere vaccinati sono diverse e specifiche. Anche i protocolli vaccinali idonei sono diversi e scelti dal medico veterinario in funzione dei soggetti che si trova di fronte:
Importante è capire che esistono vaccinazioni fortemente consigliate e altre obbligatorie.
CONSIGLIATE – Pur non essendo obbligatorie, proteggono i nostri pets da malattie comuni, non eradicate e che determinano quadri estremamente gravi e a volte mortali per gli animali ma non rappresentano un pericolo per l’uomo (zoonosi). Ne sono un esempio la parvovirosi dei cuccioli o la panleucopenia dei gatti.
OBBLIGATORIE – Sono tali in quanto proteggono il cane e il gatto da malattie trasmissibili all’uomo. Per queste malattie i nostri amici a quattro zampe sono vettori e serbatoi di microrganismi e devono obbligatoriamente essere vaccinati per ovviare all’estrinsecazione di zoonosi. Ne sono un esempio la Rabbia e la Leptospirosi.
Ricordando e puntualizzando che ad oggi i vaccini sono i farmaci meno pericolosi che utilizziamo (scientificamente provato da molti studi effettuati), la profilassi vaccinale dei nostri quattro zampe è una pratica di fondamentale importanza ed è per questo che nei prossimi articoli approfondiremo i protocolli consigliati per specie ed età.
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