«Dal 21 novembre riparte la caccia al cinghiale in forma collettiva. Il prefetto, Antonio D’Acunto, che ringrazio, ha espresso un parere positivo alla nostra richiesta avanzata subito dopo che le Marche sono diventate zona arancione».
Così il vicepresidente e assessore alla caccia e pesca sportiva della Regione Marche, Mirco Carloni.
«Non appena abbiamo saputo che, con l’ordinanza del Ministro della Salute del 13 novembre scorso la regione Marche sarebbe diventata zona arancione, con la conseguenza per la caccia di limitare gli spostamenti al solo comune di residenza, ci siamo attivati con l’obiettivo di trovare una soluzione per consentire di proseguire il prelievo del cinghiale in forma collettiva, visto che viene realizzato in unità di gestione raramente coincidenti con il territorio di residenza dei componenti delle squadre».
«Ringrazio D’Acunto per l’attenzione e la sensibilità, ci ha comunicato che si può autorizzare la mobilità dei cacciatori per raggiungere le rispettive aree di caccia al cinghiale in forma collettiva dalla propria residenza -conclude Carloni -. Ho dato mandato agli uffici di predisporre gli atti per consentire la regolare ripresa della caccia al cinghiale in forma collettiva da sabato prossimo 21 novembre, adottando particolare attenzione nell’applicare le misure di precauzione di contrasto all’epidemia Covid 19».
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati