«E’ stato ristabilito il diritto, per gli operatori sanitari, di essere tutelati dalle leggi nazionali che sono state forzate e disattese dalla Regione Marche». Con queste parole il Nursind, sindacato delle professioni infermieristiche di Ascoli, Macerata e Fermo ha commentato l’ordinanza con cui il Tribunale amministrativo delle Marche annulla, previa sospensione dell’efficacia, la delibera della Regione Marche che obbligava alla vaccinazione antinfluenzale.
«La vaccinazione antinfluenzale per il personale sanitario, infatti, era solo raccomandata. L’ente Regione ha ritenuto di farne un obbligo. Abbiamo così deciso di rivolgerci al Tribunale amministrativo delle Marche, chiedendo la sospensione del provvedimento che ordinava la vaccinazione», ha precisato il Nursind, rappresentato nel ricorso ora accolto dall’avvocato Mauro Saraceni.
Le motivazioni del Tar: «Considerato che, da una lettura complessiva dei provvedimenti impugnati, sembra evincersi la volontà dell’Amministrazione di rendere obbligatoria la vaccinazione per gli operatori sanitari e socio-sanitari, nonostante la previsione della possibilità di un motivato dissenso.
Ritenuto, ad un primo esame proprio della presente fase, che non vi siano ragioni per discostarsi dai principi già affermati dalla giurisprudenza amministrativa su fattispecie analoghe. Ritenuto, pertanto, che sussistano i presupposti per l’accoglimento della suindicata istanza di concessione di misure cautelari, il Tribunale Amministrativo Regionale per le Marche (Sezione Prima) accoglie la
suindicata istanza di concessione di misure cautelari e, per l’effetto, sospende gli atti impugnati.
Fissa per la trattazione di merito del ricorso l’udienza pubblica del 9 giugno 2021».
Foto d’archivio
Il Nursind sul modulo da compilare per rifiutare la vaccinazione: «Era stata disposta la compilazione di un modulo di rifiuto da parte del professionista che preferiva rinunciare all’offerta vaccinale, con lesione di diritti fondamentali anche di rango costituzionale e pericolo per la privacy.
Una richiesta, quella della compilazione del modulo, che i professionisti sanitari supportati dal Nursind hanno valutato “oltraggiosa e minacciosa”, perché assolutamente inappropriata nel caso di un trattamento sanitario facoltativo, mentre è chiaramente del tutto legittimo e obbligatorio il consenso informato scritto per chi desidera effettuarla.
Un modulo di rifiuto fortemente contestato dai professionisti sanitari e dal NurSind che ne chiedevano il ritiro.
In risposta invece la Regione Marche, in accordo con altre rappresentanze sindacali Cisl e Cgil, lo ripresentava con solo alcune modifiche superficiali.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati