Un finale di carnevale degno del “far west”, ma con violenze e feriti reali.
L’auto danneggiata dopo la rissa
E’ quello che avvenne la sera del 13 febbraio 2018 (martedì grasso) a Porta Cappuccina nell’allora bar denominato “Caffè Vecchio Borgo” quando ascolani e santegidiesi se le diedero di santa ragione forse per “vendicare” un precedente pestaggio di cui fu vittima un giovane abruzzese durante una festa di qualche giorno prima (leggi l’articolo).
A seguito della rissa, culminata anche con feriti gravi tra cui uno trasportato al Torrette di Ancona, sono finite a processo 12 giovani compresi quelli che riportarono le conseguenze più gravi.
Una vettura della comitiva abruzzese fu quasi distrutta e lasciata davanti alla chiesa di San Bartolomeo permettendo così l’identificazione quasi immediata di una parte dei protagonisti.
L’avvocato Mauro Gionni
Questa mattina in tribunale, di fronte al giudice Barbara Pomponi e agli avvocati difensori (tra cui il penalista ascolano Mauro Gionni) sono stati ascoltati i poliziotti che condussero le indagini identificando, anche tramite le immagini delle telecamere di sorveglianza, i protagonisti della serata.
Nel corso della prossima udienza saranno ascoltati altri testimoni (non imputati) presenti all’interno del bar.
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