Molestie telefoniche, pedinamenti, minacce e, da ultimo, un tentativo di investimento con l’auto. E’ finito ieri pomeriggio agli arresti domiciliari, con tanto di braccialetto elettronico, un 40enne albanese accusato di stalking.
Vittima, la sua ex moglie da cui si era separato da due anni dopo un matrimonio lungo 13. Sono stati i Carabinieri di Castelfidardo (Ancona), cittadina dove vive l’uomo, a notificare allo stalker la misura cautelare dei domiciliari imposta dal gip Carlo Masini, su richiesta del pm Marco Pucilli.
Il provvedimento è scaturito dall’attività investigativa dei militari dell’Arma a seguito delle querele sporte dalla donna che aveva denunciato il comportamento violento e vessatorio dell’ex marito.
La condotta dell’uomo già colpito da ammonimento del questore il 21 novembre 2018 per analoghi fatti, consistita dapprima in pedinamenti, ingiurie, minacce e molestie telefoniche, poi è stata caratterizzata da toni ultimativi con imposizioni della propria presenza i famiglia, culminata infine con un tentativo di investimento, durante il quale la vittima è riuscita ad evitare l’impatto solo grazie al fatto di aver attraversato sollecitamente la strada quando si è vista venire incontro la vettura dell’ex.
Raffigurato il carattere persecutorio e, in considerazione della condotta opprimente da parte dell’indagato, che ha costretto la donna a cambiare abitudini di vita, il tribunale ha adottato il provvedimento coercitivo dei domiciliari con il braccialetto elettronico.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati