di Maria Assunta Mandozzi
(medico veterinario)
La tradizione vuole che l’inizio dell’anno si festeggi e si accolga in allegra compagnia tra ottime pietanze, leccornie, sorrisi e giochi pirotecnici. Mai come quest’anno speriamo di chiudere il 2020 che è stato un anno che ha messo a dura prova molti e dovendo rinunciare alle grandi rimpatriate dovremo godere della nostra casa in pochi ma sicuramente con i nostri pets. Tra le preoccupazioni più grandi che hanno attanagliato i proprietari di cani e gatti negli anni passati, allo scoccare della mezzanotte del nuovo anno, sono stati i botti o giochi pirotecnici che chiamar si vogliano.
Numerosi animali (soprattutto i cani) la notte di capodanno sono in preda al panico incontrollato per questi assordanti rumori, panico che li porta ad autolesionarsi per raggiungere posti sicuri, a darsi a fughe senza meta creando pericolo per se e per gli altri, a sviluppare un’aggressività incontrollata dettata dalla paura, a presentare crisi epilettiche emozionali da ipereccitazione e, nel peggiore dei casi, possono morire d’infarto.
Partendo dal presupposto che la paura degli spari per molti soggetti è legata a fattori caratteriali o a esperienze negative avute durante l’imprinting (per il cane), è importante capire che gli atteggiamenti che ne scaturiscono sono patologie comportamentali e che come tali possono essere curate attraverso la rieducazione e la desensibilizzazione, rivolgendosi prima a medici veterinari comportamentalisti e successivamente continuando con un’educazione cinofila che permetta di aumentare la sicurezza del soggetto e che rafforzi la fiducia con il conduttore. Ciò non vale naturalmente per il signor gatto nel quale la paura dei botti non rappresenta una patologia comportamentale e quindi non va curata (eccezion fatta per soggetti con patologie pregresse) e una volta trovato un nascondiglio stretto, buio e insonorizzato supererà la dura notte senza problemi.
La risoluzione della problematica comportamentale nel cane è tutt’altro che semplice e necessita di tempo e pazienza, è un percorso che deve essere portato avanti non solo dal cane ma soprattutto dal conduttore che con i suoi comportamenti dovrà imparare come tranquillizzare il suo cane.
Questo potrebbe sicuramente essere un ottimo proposito per il nuovo anno. Ma se siete arrivati all’ultima settimana dell’anno e inizia a crescere l’angoscia per i nostri pets su come affrontare l’ultima sera dell’anno non vi rimane che rivolgervi al vostro medico veterinario di fiducia che potrà prescrivere (se necessario e se le condizioni di salute del soggetto lo permettono) dei tranquillanti o degli ansiolitici per cercare di superare questa tragica notte.
Personalmente sconsiglio l’uso di farmaci se non in caso di assoluta necessità (soggetto epilettico, soggetto che sviluppa aggressività o atteggiamenti distruttivi) perché in alcuni casi potrebbero confondere e destabilizzare ancor di più un cane/gatto insicuro e terrorizzato.
I consigli che vorrei dare servono soprattutto a non far aumentare lo stato di disagio del nostro pet nella sera di capodanno e per rendere allegra la serata nonostante tutto.
Detto ciò sono sicura che passerete un tranquillo capodanno grazie alle regole imposte dal Covid e quelli che più gioiranno quest’anno saranno proprio loro, i nostri pets, che vi avranno tutti per loro a casa sotto un caldo plaid a brindare per un 2021 che possa farci riabbracciare tutti. Buon anno.
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