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“Capitale della cultura 2024”:
Ascoli fa sul serio,
sarà (anche) derby con Pesaro

ASCOLI - Il sindaco Fioravanti ha ufficializzato la corsa al prestigioso fregio con un video postato sui social: «Un progetto annunciato tempo fa che mettiamo nero su bianco istituendo un comitato ad hoc. Abbiamo tutti i requisiti necessari per vincere». Ma la sfida con la città di Rossini rischia di penalizzare entrambe
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di Luca Capponi

Ascoli capitale italiana della cultura 2024. Ma, attenzione, non è l’unica marchigiana a provarci. Dopo Recanati (era il 2008), Macerata (per il 2020), Fano (non entrata in top ten) e Ancona, arrivata tra le contendenti principali per il fregio 2022 perdendo di recente la corsa a scapito di Procida, a concorrere per il riconoscimento c’è anche Pesaro, che ha ufficializzato la sua candidatura venerdì scorso.

Il simbolo di Ascoli, Piazza del Popolo

Tra le città che hanno già formalizzato la volontà di partecipare ci sono finora Rimini, Saluzzo (provincia di Cuneo), l’isola di Capri e, appunto, le due marchigiane Pesaro e Ascoli, pronte a dare vita a un “pericoloso” derby dal sapore  particolare.

A dare l’ufficialità del grande passo è lo stesso sindaco Marco Fioravanti attraverso un video postato sui social, in cui scorrono le immagini delle cento torri e dei suoi fiori all’occhiello, dalla Quintana ai musei, passando per monumenti, piazze, teatri: «Abbiamo approvato in giunta la deliberazione per candidare ufficialmente Ascoli. Un progetto annunciato tempo fa che mettiamo nero su bianco istituendo un comitato che si occuperà di redigere un progetto preliminare. Crediamo che la nostra città abbia tutti i requisiti necessari per diventare capitale italiana della cultura».

fioravanti

Il sindaco Fioravanti

Dunque, via alla corsa, che sarà comprensibilimente ardua e faticosa. Ma c’è convinzione.

«Il comitato sarà composto da figure illustri e ci aiuterà a narrare l’importanza della nostra città -precisa il sindaco-. Vogliamo raccontarne la storia millenaria, artistica, architettonica, che fonda su radici solide, vogliamo far emergere la vera vocazione turistica coinvolgendo tutti, dai cittadini alle associazioni, mettendo da parte le casacche politiche. La cultura rappresenta un volano imprenscindibile, si tratta di un progetto ambizioso ma abbiamo il giusto coraggio per seguirlo».

Per quanto riguarda le figure che faranno parte del comitato, ci dovrebbero essere il direttore dei Musei Civici Stefano Papetti oltre allo stesso sindaco e all’assessore alla cultura Donatella Ferretti. Tra i nomi anche quelli del project manager Carlo Bachetti e dell’esperto in progettazione europea Giorgio Bisirri, oltre all’assessore regionale alla cultura Giorgia Latini.

Curiosità: nel gennaio del 2020, nonostante avesse presentato la domanda per prima, Ascoli aveva ritirato la sua candidatura proprio per la presenza di altre due città marchigiane nel lotto delle pretendenti al titolo (leggi qui), Ancona e Fano, col sindaco che annunciò, appunto, un nuovo tentativo per l’anno successivo, chiedendo al tempo stesso supporto convinto a Regione ed Anci.

Un anno dopo, però, la situazione è molto simile.

Di sicuro, la doppia candidatura di Ascoli e Pesaro rischia di penalizzare entrambe le (pur meritevoli) realtà e di creare qualche imbarazzo nelle sedi istituzionali regionali.

Ascoli capitale italiana della cultura Il sindaco Fioravanti ritira la candidatura: «La ripresenteremo nel 2022»

 

“Capitale italiana della cultura 2024” Maxipiano per la candidatura di Ascoli


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