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Diritto all’aborto, le donne del Pd
in rivolta contro la Regione

ASCOLI - Per venerdì è stata convocata un'assemblea dopo lo stop della Regione alla pillola abortiva nei consultori: «Si tenta di mettere in discussione uno dei diritti fondamentali delle donne marchigiane la condanna deve essere ferma e netta»
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«Seppur le linee guida del Ministero non vincolino le amministrazioni regionali, l’assessore alla sanità Saltamartini non perde occasione di ricordarci che è convinto di vivere cupi e bui anni della nostra storia, con ormai trite e ritrite posizioni oscurantiste e, oseremmo dire, medievali».

Sara Calisti e Matteo Terrani

E’ la presa di posizione delle donne iscritte al Pd della provincia di Ascoli sul caso del paventato stop della Regione Marche alla pillola abortiva nei consultori (leggi l’articolo)
«Finché -accusano in nota diffusa dalla responsabile provinciale dell’organizzazione, Sara Calisti– si esibisce in scivoloni come quello sulla possibilità per la Pfizer di produrre il vaccino nell’ascolano possiamo solo limitarci a sottolineare la sua scontata attitudine a pensare che governare sia solo esibirsi in inutili slogan non supportati da alcun fondamento, ma quando si tenta di mettere in discussione uno dei diritti fondamentali delle donne marchigiane la condanna deve essere ferma e netta.
Che piaccia o meno all’ assessore che continua ad inerpicarsi su ipotetiche “radici giudaico-cristiane”, il diritto all’aborto è e rimane una libera scelta di noi donne che di certo non può essere oggetto delle sue elucubrazioni mentali.
Ancor più gravi sono, poi, le dichiarazioni del sig. Ciccioli (medico e capogruppo consiliare in Regione di Fdi), che in piena confusione decide di inserire il tema del sostegno alla natalità utilizzando parole come “etnia” o “capacità di riproduzione”, facendo nuovamente correre la mente ad una stagione buia che loro celebrano con cene nostalgiche e invece noi riteniamo siano da contrastare in ogni sede e luogo.

Il dubbio che il consigliere in questioni possa presentare delle “leggi cicciolissime” dando così sfogo ai suoi desiderata ci preoccupa, e non poco: proprio per questo non mancheremo di far sentire la nostra voce e le nostre idee assieme alle altre iscritte del Partito Democratico all’assemblea delle donne democratiche che si terrà venerdì».

Sul piede di guerra anche la segretaria del circolo ascolano del Pd di porta Maggiore, Aloisa Merciai che accusa: «Non sarà consentito -afferma- alla Regione di smantellare, di minare i diritti delle donne. A difesa della legge 194 sulla tutela sociale della maternità e sulla interruzione volontaria di maternità così come sull’applicazione della RU486 più conosciuta come pillola abortiva non arretreremo di un passo».


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