L’appello delle imprese dell’agroalimentare:
«Subito il vaccino per continuare a lavorare»

IMPRESE - Non è immune dalla crisi il settore agroalimentare che chiede a gran voce di poter velocizzare la campagna di vaccinazione per poter garantire continuità alla filiera e rispondere alle richieste di mercato
...

Graziella Ciriaci

Il settore agroalimentare sta cercando di resistere alla crisi dovuta alla pandemia. Come tutti i comparti e nonostante la capacità di resilienza, le difficoltà sono evidenti. Ad intervenire è l’imprenditrice Graziella Ciriaci dell’omonimo salumificio di Ortezzano, in rappresentanza del comparto regionale carni di Confartigianato Marche di cui è presidente.

«Il nostro made in Italy è un’eccellenza a livello mondiale, un patrimonio economico, sociale e culturale tramandato da generazioni e frutto del “saper fare” – le parole dell’imprenditrice e presidente regionale settore carni di Confartigianato MarcheNella nostra regione c’è una forte vocazione artigiana del food made in Italy, in cui operano anche moltissime imprese della lavorazione e trasformazione di carni. Da queste aziende arriva un forte appello affinché si avvii una campagna di vaccinazione capillare, per poter lavorare in sicurezza senza l’incubo di doversi nuovamente fermare a causa del virus».

La food economy nelle Marche conta 2.930 imprese artigiane che danno lavoro a più di 12.000 addetti. Una filiera molto importante che rischia di fermarsi se non si agirà in fretta e con determinazione.

«E’ prioritario che si avvii la campagna vaccinale per il settore agroalimentare – rafforza l’appello alla Regione l’imprenditrice della Valdaso – un settore che dall’inizio della pandemia ha continuato a svolgere il proprio lavoro con grande impegno, garantendo, nonostante le innumerevoli difficoltà, la tenuta produttiva della filiera».


© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page


Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati




X