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L’universo trap scopre Double B
Sulla scia di Ghali
e Dark Polo Gang:
«Mi manda Sick Luke»

MUSICA - Lorenzo Brandetti, classe 1999 di Folignano, fa parlare di sè anche per via della sinergia col noto produttore. Il brano "Marehijo" va forte su Spotify e Youtube. A giorni il nuovo clip: «Nelle canzoni c'è quello che vivo»
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Double B

di Luca Capponi

Che la trap sia uno dei generi del momento non si discute. Seguitissima e cliccatissima, soprattutto dai giovani, da fenomeno di nicchia e preossochè sconosciuto al grande pubblico è arrivata anche sul palco del Festival di Sanremo.

Si inserisce proprio in questo contesto Lorenzo Brandetti, classe 1999, noto col nome d’arte di Double B. A lui si è interessato, in primis, Sick Luke (pseudonimo di Luca Antonio Barker), producer di Ghali, Sfera Ebbasta e soprattutto Dark Polo Gang, che ha prodotto per Double B (e Bozer) il brano “Marehijo”, pezzo d’esordio arrivato a quota 55.000 visualizzazioni su Youtube.

Un altro suo brano, “Sos”, è stato invece prodotto da Charlie, ovvero Alessandro Mariani dei La Rua, con un altro componente del gruppo, Nacor Fischetti, impegnato al mastering. Poi c’è Davide Valenti, che si interessa alla parte video, non esattamente l’ultimo arrivato. Le basi dei suoi pezzi, invece, sono di Leonardo De Cesare.

All’orizzonte c’è l’uscita di un nuovo video di freestyle (la prossima settimana), girato a Maltignano tra effetti roboanti, fumogeni, moto in evoluzione (grazie al Villa Stunt Team)…che pare quasi di stare negli Stati Uniti. Ma l’apparenza non inganni: Lorenzo è un ragazzo molto introverso. E ammette che nei testi, anche nei tratti più “forti” (dove non si lascia nulla all’immaginazione), c’è molto del suo vissuto.

«Ho sempre frequentato gente più grande di me, spesso accompagnandomi a persone sbagliate, e commettendo tanti errori nonostante sia ancora giovane -ammette-. Nelle canzoni c’è tutto questo, non mi nascondo, ma la musica è il luogo sicuro dove mi sento davvero me stesso. La passione nasce grazie a mio padre, che è stato dj in locali storici come il Silver Moon e l’Atlantide, e poi agli ascolti con cui sono cresciuto, tipo Eminem. Un disco? Ancora non mi sento pronto, preferisco farmi conoscere. Spero di continuare per la mia strada e di poter tornare di nuovo a esibirmi dal vivo».

 

 


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