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La mano dell’uomo dietro
la morte di un cagnolino
e la decimazione di gatti

FOLIGNANO - E' la Lac di Ascoli a dirlo dopo il referto dell'Istituto Zooprofilattico. L'episodio è accaduto a Piane di Morro, dove nello stesso periodo sono stati trovati diversi gatti morti. «Ricompensa di 500 euro per chi aiuterà ad individuare il responsabile»
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E’ stata la mano dell’uomo a decimare la colonia felina di Piane di Morro a Folignano, accudita dai residenti di viale Venezia e che è costata la vita anche ad un cagnolino di nome Fox.

La conferma è arrivata dall’Istituto Zooprofilattico di Teramo, attivato dalla Lac di Ascoli dove è stato analizzato il corpo di Fox.

Il cane, così come presumibilmente quindi i gatti morti nello stesso periodo nella zona, hanno ingerito un potente insetticida che non lascia scampo e determina una morte rapidissima colpendo il sistema nervoso, con tremori, convulsioni e paralisi respiratoria.

La Lac, che nel frattempo sta preparando una denuncia per i numerosi reati commessi con questo gesto ignobile, offre 500 euro di ricompensa a chi aiuterà ad individuare il responsabile. 

Tutto è iniziato a dicembre quando la responsabile della piccola colonia felina, regolarmente censita al Comune di Folignano e all’Asur, aveva notato una femmina, solitamente inavvicinabile, venirle incontro moribonda come in cerca di aiuto.

«Nonostante il soccorso immediato – è il racconto dei responsabili della Lac di Ascoli – l’animale purtroppo era deceduto immediatamente, indirizzando il veterinario verso un incidente. Invece, nei giorni a seguire, l’amara scoperta: diversi animali sembravano scomparsi e dopo numerose ricerche dei residenti insieme alle Guardie Zoofile della Lac, sono stati rinvenuti i corpi di altri 2 gattini che non avevano avuto scampo. Le nostre Guardie Zoofile hanno subito effettuato tutti i rilievi necessari e attivato il Servizio Veterinario per la procedura prevista sul divieto di esche o di bocconi avvelenati.

Mentre i felini deceduti venivano analizzati dall’Istituto Zooprofilattico di Fermo per sospetto avvelenamento, purtroppo non vi è stato riscontro da parte del Comune, tenuto per legge a predisporre nell’area interessata appositi cartelli per segnalare il pericolo di bocconi avvelenati.

E così ancora pochi giorni dopo il povero Fox, un simpaticissimo spitz benvoluto da tutti, mentre passeggiava nell’area verde adiacente al condominio in viale Venezia è stato colto da un malore irreversibile morendo in pochi minuti sotto gli occhi sconvolti dei proprietari che non hanno avuto nemmeno il tempo di un consulto veterinario.

Le nostre Guardie Zoofile – dicono ancora gli esponenti dell’associazione – hanno nuovamente allertato le Autorità, in particolare i Carabinieri Forestali che hanno effettuato un sopralluogo con l’unità cinofila, che però non ha dato esito.

Da pochi giorni è arrivata la conferma da parte dell’Istituto Zooprofilattico di Teramo, dove è stato analizzato il corpo di Fox, circa l’ingestione da parte del cagnolino del potente insetticida.

Siamo veramente stanchi di assistere impotenti a queste atrocità: è intollerabile che nessuno faccia nulla per prevenire e reprimere questo fenomeno ormai fuori controllo. Il Comune non si è mosso, nonostante la legge preveda degli obblighi specifici di informazione dei cittadini mediante tabellazione, e bonifica che forse avrebbero potuto evitare almeno la morte di Fox.

E perché nessuno, se non noi associazioni, si interessa seriamente a perseguire programmi di sterilizzazione degli animali, anche di proprietà, tamponando così naturalmente il fenomeno del randagismo per il bene di tutti, in primis degli stessi animali, ma anche di chi non li tollera?

Solo l’indifferenza delle istituzioni spinge soggetti dall’animo criminale a ricorrere ancora oggi a questi metodi atroci e barbari, che oltretutto mettono a rischio anche altre categorie di animali e persone.

Occorre ricordare infatti che i bocconi avvelenati non producono solo l’atroce morte degli animali che li hanno ingeriti, ma le carcasse stesse possono a loro volta provocare il decesso di altri animali, soprattutto rapaci e volpi, innescando una terribile reazione a catena. Il veleno contenuto nelle esche e bocconi può inoltre diffondersi nell’ambiente inquinando il terreno e le acque superficiali, o entrare direttamente in contatto con la popolazione, in particolare i bambini, esponendola al rischio di avvelenamento

Di fronte ai referti ufficiali, la Lac, insieme ai proprietari di Fox e ai responsabili delle colonie feline, ». 


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