Giornata del Farmaco,
raccolte 1.428 confezioni

PICENO - Serviranno ad aiutare le persone indigenti di 8 realtà assistenziali del territorio. Raccolti circa 200 farmaci in più del 2020
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Durante la Giornata di Raccolta del Farmaco di Banco Farmaceutico (9 – 15 febbraio), i cittadini hanno donato 468.000 confezioni di medicinali, pari a un valore superiore a 3,5 milioni di euro.

Questi farmaci aiuteranno più di 434.000 persone povere di cui si prendono cura 1.790 realtà assistenziali convenzionate con la Fondazione Banco Farmaceutico onlus. Tali realtà hanno espresso a Banco Farmaceutico un fabbisogno pari a oltre 979.000 confezioni di farmaci che, grazie alla raccolta, sarà coperto al 48%.

All’iniziativa hanno aderito 4.869 farmacie. Sono stati coinvolti più di 14.000 volontari e oltre 17.000 farmacisti. titolari delle farmacie hanno donato circa 730.000 euro. 

 Ad Ascoli Piceno e provincia, sono state raccolte 1.428 confezioni di farmaci in 15 farmacie, che aiuteranno le persone indigenti di realtà assistenziali del territorio.

«Quest’anno abbiamo raccolto circa 200 farmaci in più dello scorso anno – sottolinea Alessia Dalsass, responsabile provinciale –  e abbiamo potuto contare su una farmacia in più, tutto questo in un anno decisamente particolare. La pandemia ha messo in ginocchio molte famiglie, eppure abbiamo assistito a un commovente gesto di generosità, segno dell’irriducibilità del cuore umano. Neanche il tempo avverso ha fermato volontari, farmacisti e donatori. Siamo molto soddisfatti, al di là dell’esito positivo, di come è stata accolta questa giornata di raccolta del farmaco».

La giornata si è svolta sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, con il patrocinio di Aifa e in collaborazione con Cdo Opere SocialiFederfarmaFofiFederchimica Assosalute, Egualia – Industrie Farmaci Accessibili, FederSalus BFResearchIntesa Sanpaolo è Partner Istituzionale dell’iniziativa.

Le realtà che offrono cure e medicine alle persone indigenti, sono state particolarmente danneggiate dalla pandemia e avranno sempre più bisogno del nostro aiuto. Come emerge dall’8° Rapporto sulla Povertà Sanitaria, il 40,6% ha sospeso alcuni servizi. Il 5,9% ha chiuso e non ha ancora riaperto.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


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