La pandemia da Coronavirus colpisce gli anziani su due fronti. Entrambi drammatici. Il primo più d’effetto e che richiede una protezione immediata è quello della salute. Per un anziano il contagio risulta più pericoloso, potenzialmente letale. E da questo scaturisce il secondo, i fronte della solitudine, necessario per tutelarli dal virus, ma foriero di una morte interiore.
Se ne parlerà nell’incontro pubblico on line intitolato “Isolamento da pandemia. Quali conseguenze per gli anziani?”, in programma venerdì 5 marzo alle ore 16 su piattaforma zoom (previa iscrizione al seguente link https://bit.ly/3byt8cm).
Si tratta del primo di quattro tavoli di lavoro multi-stakeholder incentrati sul tema dell’invecchiamento attivo ai tempi del Covid.
L’iniziativa segna l’avvio del progetto “Marche active@net – azione di rete per l’invecchiamento attivo e la solidarietà generazionale” con attenzione ai territori del sisma 2016, promosso da sei Ambiti territoriali sociali delle province di Ascoli, Fermo e Macerata. Capofila è l’Ats 22, del Comune di Ascoli, con partner il Centro servizi per il volontariato (Csv), realizzato con il contributo della presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento politiche della famiglia.
La conferenza, con l’intervento di esperti dell’ambito sanitario e sociale, è gratuita e aperta a tutti gli interessati, in particolare a chi lavora o è impegnato per la terza età (Ambiti sociali territoriali, Comuni, associazioni di volontariato e promozione sociale, centri sociali, operatori socio-sanitari, care giver).
Dopo i saluti istituzionali del sindaco di Ascoli Marco Fioravanti e del presidente Csv Marche Simone Bucchi, a introdurre i lavori sarà Domenico Fanesi, coordinatore dell’Ats 22.
Tre le relazioni principali a cura di Daniela Perticarà, presidente nazionale dell’associazione Mondo Sociale, della dottoressa Sara Tiberi, psicologa-psicoterapeuta, esperta in neuropsicologia, e della dottoressa Isabella Paolino, neurologa all’ospedale “A. Murri” di Fermo.
A seguire spazio a domande e dibattito.
L’incontro intende approfondire le problematiche connesse all’isolamento sociale causato dalla pandemia, ma anche porre le basi per una riflessione sulla necessità di costruire una rete territoriale a sostegno dei più anziani, capace di mettere in campo nuove forme di supporto anche a distanza, affinché possano usufruire di servizi, restare attivi e mantenere relazioni, in sicurezza.
In questo senso, l’iniziativa si inserisce in un progetto più ampio, che ha come obiettivo ultimo promuovere l’invecchiamento attivo e il valore dello scambio intergenerazionale, con particolare riferimento all’entroterra marchigiano più interessato dalle conseguenze del sisma 2016, e dove la popolazione presenta un’età media più avanzata che nel resto della regione.
Un programma di molteplici attività e incontri, che il Covid ha costretto a ritardare e riorganizzare nei contenuti e nelle modalità, ma che ora prende avvio, e continuerà nei prossimi mesi, compatibilmente con l’andamento dell’emergenza.
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