di Federico Ameli
Entro le 15 di domani, mercoledì 17 febbraio, il Comitato regionale della Figc dovrà sciogliere le ultime riserve sulla formula da adottare in vista della ripartenza del campionato di Eccellenza, fermo alla quinta giornata dello scorso 25 ottobre per via delle difficoltà legate all’emergenza sanitaria attualmente in corso.

Il delegato Matteo Ricciardi con Ivo Panichi
Dopo aver incassato l’ok da parte del presidente Cosimo Sibilia nel corso del consiglio nazionale della Lega Nazionale Dilettanti andato in scena una settimana fa a Roma e una lunga serie di colloqui informali con i vertici delle società, il numero uno del Comitato marchigiano, Ivo Panichi, ha lanciato un ultimatum alle diciotto squadre attualmente iscritte al campionato, chiedendo loro di manifestare in via ufficiale – rigorosamente entro le 12 di oggi, martedì 16 marzo – la volontà di aderire o meno alla ripresa prevista per il prossimo 11 aprile.
Nonostante qualche defezione dell’ultimo minuto – come quella del Marina, realtà anconetana che in un primo momento aveva espresso un’opinione positiva sull’eventuale ripartenza per poi tornare sui suoi passi dopo un confronto tra dirigenza e calciatori -, sulla base del limite minimo individuato dalla Figc in dieci squadre pare proprio che l’Eccellenza marchigiana sia destinata a tornare di nuovo in campo.
«Dodici società su diciotto hanno confermato la volontà di riprendere a giocare – spiega il presidente Panichi -. La situazione epidemiologica resta comunque molto delicata ed eravamo in attesa di conoscere la volontà ufficiale delle squadre».
L’Eccellenza, dunque, ripartirà, con il blocco compatto delle “ascolane” – Atletico Ascoli, Atletico Azzurra Colli, Porto d’Ascoli e Grottammare – che andrà ad unirsi ad Anconitana, Atletico Gallo, Jesina, Forsempronese, Sangiustese, Montefano, Valdichienti e Vigor Senigallia per questo inedita seconda parte di campionato.

L’Atletico Ascoli in uno scatto della scorsa stagione (foto Fabrizio Ottavi)
A questo punto, oltre alle sorti sportive delle sei rinunciatarie, resta però ancora da chiarire il format che la Figc marchigiana deciderà di adottare in vista della ripartenza, con le dodici squadre apparentemente destinate a disputare un girone di sola andata con successivi playoff per far calare il sipario entro il termine improrogabile del 30 giugno, anche se per il momento non si esclude neppure l’ipotesi di due mini-gironi da sei squadre.
«Domattina alle 10 è in programma il nostro consiglio direttivo – annuncia Panichi -, nel corso del quale valuteremo le possibili soluzioni e prenderemo una decisione».
D’altra parte, il tempo stringe: entro le 15 di domani bisognerà comunicare ufficialmente alla LND le modalità previste per la ripresa dei massimi campionati regionali. Nel frattempo, quel che è certo – come confermato dallo stesso presidente – è che i “cugini” del calcio a 5 dovranno tenere appese al chiodo le scarpette ancora per qualche mese. L’ufficialità arriverà solo nella mattinata di domani, ma ad ogni modo la C1 e la C2 non si ripresenteranno ai nastri della ripartenza: troppo poche le adesioni per poter pensare a un format alternativo in grado di garantire la regolarità della stagione.
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