di Federico Ameli
A qualche settimana di distanza dallo sbarco su Marte, a Castel di Lama si torna a parlare di Perseverance, il quinto rover inviato dalla Nasa sul pianeta rosso nell’ambito di un ambizioso progetto di ricerca di tracce biologiche che, tra gli altri, ha visto protagonista anche Marco Veneranda, lamense doc di 33 anni che dopo le lauree conseguite a Camerino e Parma ha scelto di trasferirsi a Valladolid per completare con successo il suo percorso di studi in Chimica analitica.
Marco Veneranda
Un curriculum ampio e piuttosto ricco di soddisfazioni quello di Veneranda, che nonostante la giovane età ha già alle spalle un dottorato, numerose pubblicazioni e anche collaborazioni di un certo prestigio, come quella che da più di tre anni lo porta a fare squadra con gli ingegneri della Nasa.
Prima ancora che nella sua encomiabile carriera accademica, però, il suo “viaggio” su Marte affonda le proprie radici negli anni trascorsi sui banchi della scuola media, gli stessi che con alterne fortune hanno ospitato tante generazioni di lamensi.
È proprio lì che, almeno virtualmente, Veneranda farà ritorno martedì 23 marzo, quando incontrerà in videoconferenza i ragazzi della terza media della scuola “Enrico Mattei” per raccontare ai suoi giovani concittadini l’esperienza fuori dal comune – in tutti i sensi – vissuta con lo sviluppo, il lancio – avvenuto il 30 luglio dello scorso anno – e il recente atterraggio di Perseverance.
A partire dalle 10, il brillante ricercatore avrà dunque modo di ripercorrere le fasi salienti della sua avventura, rispondendo contestualmente alle curiosità dei suoi giovani concittadini su un tema molto affascinante e distante anni luce dall’ormai quotidiana routine della didattica a distanza.
Mentre il rover prosegue nella sua esplorazione del pianeta rosso, con le prime registrazioni sonore inviate qualche giorno fa ai tecnici della Nasa, i ragazzi di Castel di Lama potranno dunque approfittare di questa importante opportunità e fare tesoro dei consigli e degli insegnamenti di un lamense decisamente illustre. E chissà che un domani qualcuno non possa fargli compagnia nelle prossime missioni in giro per il sistema solare…
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