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Nomine al Piceno Consind,
Forza Italia finisce nel mirino
Viscione: «E’ stato uno scippo»

ASCOLI - Il capogruppo azzurro Alessio Pagliacci spiega la posizione del suo partito: «Il nome di Narcisi era quello migliore per l'ex Nucleo Industriale. Formalmente siamo in minoranza ma siamo di centrodestra». Ameli (Pd): «Fatto grave, degno della vecchia politica»
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Non è stata ancora smaltita la rabbia delle minoranze per il voto, durante l’ultimo Consiglio comunale di Ascoli Piceno, per le nomine all’assemblea del Piceno Consind (leggi l’articolo).

Francesco Viscione

«E’ stato uno scippo -tuona il capogruppo di Prospettiva Ascoli, Francesco Viscione- e un’ingerenza nelle scelte della minoranza». Lo stesso Viscione ha annunciato per il 15 aprile la convocazione della Commissione “Controllo e garanzia”, che presiede, sulla questione della messa in sicurezza delle scuole cittadine.

Nell’occasione sarà ascoltato il dirigente comunale Ugo Galanti. «Poi convocherò una seduta sul Ciip per la questione dell’acqua, della discarica Geta e dell’accordo con l’Iren».

Dopo la seduta, inoltre,  si è riproposto un antico dilemma: Forza Italia fa parte o meno della maggioranza che governa l’Arengo? Ripercorrendo un po’ di storia, recente, della politica ascolana lo scorso 16 luglio (leggi l’articolo) gli azzurri avevano annunciato l’ingresso ufficiale in maggioranza con tanto di foto insieme al sindaco Marco Fioravanti nel suo studio. Subito dopo c’era stata la frenata del primo cittadino a causa del subbuglio scoppiato tra i suoi consiglieri.

Alessio Pagliacci

«Formalmente siamo ancora in minoranza -spiega il capogruppo e commissario comunale del partito, Alessio Pagliacci– ma siamo comunque di centro destra e alle ultime elezioni regionali lo schieramento era unitario. Abbiamo proposto il nome di Carlo Narcisi al Consind in quanto, a nostro avviso, il migliore possibile in quanto segretario provinciale di un sindacato che conta tanti iscritti. Le altre forze di minoranza non ci avevano proposto altri nomi e poi il voto finale è segreto».

Sul caso delle nomine al Consind arriva anche il commento polemico del capogruppo dem, Francesco Ameli.

«Avevamo proposto -afferma- un cambio di metodo: anziché individuare consiglieri comunali, ritenevamo utile per la città e per la qualità amministrativa dell’ente, l’individuazione di un soggetto esterno all’assise comunale (il professore universitario Ludovico Romagni, ndr).

Con un giochino di palazzo a cui una certa politica del passato è abituata, c’è stata un’ingerenza della maggioranza sulle legittime scelte della minoranza. Giochini che non giovano alla credibilità delle istituzioni, e che sugellano una nuova maggioranza ad Ascoli con l’alleanza tra le forze a sostegno di Fioravanti ed una parte di quelle a sostegno di Celani.

Francesco Ameli

Ritengo quanto accaduto un fatto grave: quando si prevede una rappresentanza delle minoranze consiliari, deve essere garantita una elezione priva di ingerenze da parte della maggioranza nella scelta dei rappresentanti della minoranza. Deve essere garantito il permanere del rapporto fiduciario tra maggioranza o minoranza dei singoli comuni ed i rispettivi rappresentanti.

Errare è umano, per questo spero che i consiglieri comunali della mia generazione possano distogliersi dai vecchi metodi di fare politica che stanno praticando. L’ennesima occasione -conclude- in cui poteva essere arrivata una collaborazione anche da parte della maggioranza e del sindaco che hanno invece preferito alzare un muro».

rp


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