«Non sono abituato a stare sulle cronache dei giornali ma sono abituato a lavorare con impegno e responsabilità. Il mio elettorato è popolare, civico e vive quotidianamente i problemi della vita, in particolare in questo momento storico della pandemia e della crisi generale». Sono le parole del consigliere comunale Carlo Narcisi (lista Prospettiva Ascoli) dopo il putiferio politico scoppiato a seguito della sua elezione all’assemblea del Piceno Consind (leggi l’articolo), che, secondo la minoranza, sarebbe avvenuta con l’aiutino della maggioranza di centro destra (leggi l’articolo)
«Mi fa specie -continua Narcisi- che i colleghi consiglieri comunali della minoranza abbiano qualcosa da dire sulla mia avvenuta nomina al Piceno Consid che poteva essere all’unanimità.
Non sono stato coinvolto come altri sulla proposta alla candidatura dell’insigne prof. Ludovico Romagni, ma credo per professionalità acquisita sul campo di poter essere considerato anche dai miei illustrissimi colleghi l’uomo giusto al posto giusto. Ovviamente non perché faccio politica e , come tutti sanno, non perché sono legato alla poltrona.
Lo sa il mio collega di lista Francesco Viscione che, a differenza di questa nomina (non si prendono gettoni e altro), è presente nel consiglio di amministrazione dello stesso Consid, organo non di indirizzo ma di gestione vero e proprio. Allora chiedo a tutti i colleghi di minoranza di fare un passo indietro (anche in tutti gli altri comuni che aderiscono al Piceno Consid) riguardo l’illustrissimo prof. Ludovico Romagni e farlo entrare direttamente in consiglio di amministrazione. Tutto questo per garantire, come dicono Ameli e Viscione, un cambiamento vero negli organi amministrativi. anzi mi spingo oltre, che venga nominato Presidente. Avrà il mio voto!».
Narcisi è un fiume in piena.
«Ricordo a tutti i colleghi di minoranza -afferma il consigliere di Prospettiva Ascoli- e, se ce ne fosse bisogno anche a quelli della maggioranza, che le liste che appoggiavano l’ing. Piero Celani alla carica di Sindaco, erano in contrapposizione all’attuale maggioranza, sempre di area centro-destra, ma del tutto alternativi agli
altri candidati sindaci e alle forze politiche che li sostenevano. Fare la minoranza in Consiglio Comunale non significa essere contrari a prescindere, perché si è perso le elezioni. Noi stiamo facendo gli interessi dei cittadini e pertanto, ove necessario votiamo contro, ove necessario ci asteniamo, ma, se un atto è fatto nell’interesse della città, dobbiamo votarlo sempre.
Nessuno si scandalizzò quando venne eletto Massimo Tamburri che sicuramente era all’opposizione e aveva ricevuto non solo i voti della stessa, ma molti di più, non c’è necessità di scandalizzarsi oggi perché non esiste una minoranza migliore di un’altra: esistono consiglieri comunali che lavorano per la propria città al di là della propria appartenenza politica.
Tengo a precisare -conclude- e a ricordare che sarò un rappresentate di un’assemblea consortile, uno dei 39 che rappresenterà gli interessi del Comune, dei suoi cittadini, senza tralasciare tutti gli altri territori. Spirito di servizio nei confronti di chi mi ha votato (e anche di chi non l’ha fatto) per essere un rappresentate del Popolo».
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