Si è concluso l’intervento di restauro conservativo della statua di Papa Sisto V, alloggiata nella nicchia del Teatro dell’Arancio nel vecchio incasato. L’operazione rientra tra le attività promosse in occasione del quinto centenario della nascita del pontefice nato a Grottammare nel 1521 ed è stata condotta sotto l’egida della Soprintendenza.
La statua restaurata
«Il restauro della statua di Sisto V in piazza Peretti è un’attività che fa parte delle celebrazioni sistine – conferma il sindaco Enrico Piergallini -. Oltre ai lavori di tipo conservativo, inoltre, era necessario proteggerla per il futuro e trovare la modalità meno impattante dal punto di vista estetico per dissuadere i volatili».
Il manufatto è opera dell’artista Stefano Interlenghi da Montottone che la realizzò nel 1794. Modellata in stucco, rappresenta il papa benedicente appoggiato su basamento con stemma centrale. La statua, esposta agli agenti atmosferici e ai depositi di guano in quanto meta di volatili, versava in pessimo stato di conservazione, con evidenti abrasioni e distacchi della pittura superficiale (di colore grigio che rimanda all’imitazione del metallo) che avevano generato fenomeni di disgregazione e solfatazione.
L’intervento è stato eseguito dall’impresa Fratelli Rinaldi, la quale si è avvalsa delle competenze della restauratrice Silvia Balena. Ai lavori di restauro è seguito l’allestimento di una protezione che tenendo lontani i volatili assicurerà una miglior conservazione della statua nel tempo.
Il costo complessivo dell’operazione, 4.851 euro, è stato alleggerito per circa un terzo del valore dal contributo economico di un privato, come ricorda l’assessore al turismo e attività produttive, Lorenzo Rossi.
«Un lavoro importante -commenta-. Più che un valore celebrativo del personaggio, di cui ricorre quest’anno il quinto centenario della nascita, la statua fa parte della nostra identità collettiva. Non a caso, era un intervento molto richiesto dalla comunità locale e sollecitato anche dai tanti turisti che amano Grottammare. A tal proposito, colgo l’occasione per ringraziare l’Osteria dell’Arancio della famiglia Pistolesi per il contributo economico offerto per la sua realizzazione».
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