«Assolto per non aver commesso il fatto».
E’ stata questa la sentenza emessa oggi, lunedì 26 aprile 2021, dal giudice Claudia Di Valerio del Tribunale di Ascoli nei confronti del trentenne ascolano accusato di aver fatto esplodere una potente bomba carta che nel novembre del 2011 devastò la sede del sindacato della Cgil, in viale Costantino Rozzi.
Ad andare distrutti, in particolare, furono le vetrine e gli uffici del Caf che si trova al piano rialzato del popoloso condominio.
Il giovane, difeso dall’avvocato Mauro Gionni, era finito a processo a seguito delle indagini condotte dalle forze dell’ordine (leggi l’articolo) che avevano acquisito le immagini delle telecamere di sorveglianza di un esercizio commerciale limitrofo.
Le istantanee erano state poi incrociate con altre immagini del sospettato ripreso allo stadio con particolare riferimento al taglio dei capelli.
In precedenza la Cgil picena era stata vittima di altri attentati dinamitardi che avevano colpito le sedi Castel di Lama e Pagliare del Tronto (Spinetoli).
rp
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