La pallavolista marchigiana Isabella di Iulio aderisce all’iniziativa Uil
«Sono oltre 18.000 gli infortuni sul lavoro nelle Marche dall’inizio della pandemia. Più di 4.000 dovuti proprio al Covid e ben 2.782 solo dall’inizio dell’anno», spiega la Uil Marche su dati Inail.
Un 2021 iniziato con l’incidente mortale avvenuto alla stazione di Jesi e con il decesso in ospedale di un operaio dei cantieri Quadrilatero contagiato dal Coronavirus. Numeri che impongono una riflessione in vista della Giornata Mondiale per la Salute e la Sicurezza sul Lavoro che si celebra domani, 28 aprile.
«Dall’inizio della pandemia, solo per il Covid abbiamo avuto oltre 4.000 lavoratori contagiati con 16 decessi – spiega Claudia Mazzucchelli, segretaria generale della Uil Marche –. Lo scorso anno, nonostante tre mesi di lockdown, si è registrato un 39% di morti in più nei luoghi di lavoro. La crisi e la carenza di lavoro non può far venire meno i diritti e le tutele: chi va al lavoro deve poter tornare a casa dai propri cari».
La calciatrice Sofia Luciani
La Uil Marche è in prima linea nella campagna nazionale “Zero Morti sul Lavoro” nata sotto il segno dell’ “Ok” per sostenere una battaglia di civiltà: la sicurezza sul lavoro. Durante la guerra i militari americani usavano scrivere su una bandiera visibile da lontano il numero di perdite sul campo, ma in rarissimi e fortunati casi scrivevano “0 Killed” (Ok, appunto). A questa campagna hanno accettato di aderire come testimonial tanti vip a livello nazionale.
Le Marche in questo caso schierano donne dello sport marchigiano come Sofia Luciani, Angelica Dibiase ed Erika Ferrara, giocatrici del Città di Falconara e fresche vincitrici della Coppa Italia di calcio a 5 femminile, insieme al loro allenatore Massimiliano Neri e Isabella di Iulio, pallavolista di A1 (oggi a Perugia) con un passato tra Pesaro, Loreto e Falconara.
In buona compagnia visto che, a livello nazionale, hanno scelto di mettere il loro volto personaggi dello spettacolo come Ambra Angiolini e Stefano De Martino o del calcio come Ciro Immobile, Marco Parolo, Beppe Signori e l’allenatore Alberto Zaccheroni.
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