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Giornate Fai di Primavera,
ad Ascoli 8 beni visitabili
tra il 15 e il 16 maggio

ASCOLI - Nel prossimo weekend giovani ciceroni e guide d’eccezione ad accompagnare i visitatori alla scoperta di luoghi e opere simbolo della città: Pinacoteca Vescovile, giardini di Palazzo Roverella, Eremo di San Marco, Cava Giuliani, passeggiate all’aperto. Ecco come prenotare le visite guidate
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Come già anticipato qualche giorno fa, nel fine settimana del 15 e 16 maggio torna finalmente di scena la cultura con le giornate Fai di Primavera, nel segno della riapertura consapevole invocata dalla presidente regionale Alessandra Stipa (leggi l’articolo).

fai ascoli

La presidente del Fai Alessandra Stipa in compagnia del sindaco Fioravanti e dell’assessore alla Cultura Donatella Ferretti

Coraggio, orgoglio e generosità sono i termini chiave di questa ventinovesima edizione che si appresta a sbarcare nel Piceno, come in tutta Italia, con una serie di appuntamenti imperdibili per gli appassionati del settore e per chi, più semplicemente, volesse trascorrere una giornata diversa dal solito circondato dalle bellezze del patrimonio storico e artistico rigorosamente nostrano.

Grazie al prezioso contributo dei soci locali, dei giovani volontari e – novità assoluta di quest’anno – di docenti e studiosi pronti a scendere in campo per offrire il proprio contributo nelle visite guidate, nel Piceno saranno 16 le location che per l’occasione spalancheranno le porte ai visitatori, con la città di Ascoli a fare da capofila con 8 location d’eccezione.

Grande spazio riservato come di consueto ai capolavori del centro storico, ben rappresentato dalla Pinacoteca Vescovile, dal centralissimo Palazzo Bazzani, dalla Galleria dei Giosafatti di Palazzo Arengo e dal giardino cinquecentesco di Palazzo Roverella, fino ad arrivare alle frazioni, con passeggiate e percorsi all’aperto che consentiranno di rispettare pienamente le vigenti normative anti contagio.

In particolare, sabato 15 e domenica 16 sarà possibile dare un’occhiata più da vicino al suggestivo Eremo di San Marco – con scarpe da trekking o da tennis caldamente consigliate -, ma anche alla cava di travertino di Giuliano Giuliani per un incontro con l’artista, alla Chiesa di Sant’Emidio a Tronzano e agli spazi aperti del percorso ad anello che da Mozzano attraversa Tronzano passando anche per la Fortezza dei Cataldi.

Come da tradizione del Fai, le giornate saranno dedicate alla raccolta fondi finalizzata al mantenimento e al restauro dei beni gestiti dalla fondazione, i cui soci potranno beneficiare di ingressi dedicati e accessi prioritari come segno di riconoscimento dell’impegno profuso per il bene della cultura, mentre tutti gli altri aspiranti visitatori potranno accedere al sito giornatefai.it per prenotare il proprio posto garantendo un simbolico contributo di partecipazione.

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«Queste giornate vogliono essere il punto di ripartenza di un intelligente e razionale ritorno alla normalità – dichiara la presidente Stipa -. La negatività di avere pochi ciceroni, che ringraziamo in modo particolare insieme ai loro docenti, è stata compensata dall’avere al nostro fianco le guide di Marche V Regio, che si sono messe a disposizione con la loro professionalità e generosità per accompagnarvi nel racconto dei beni aperti.

Dobbiamo ringraziare anche alcune personalità della città che hanno accettato di accompagnare i visitatori iscritti al FAI nei beni cittadini, come i professori Michele Picciolo e Adriana Cipollini che accompagneranno gli iscritti nella visita del palazzo vescovile, i professori Stefano Papetti e Luigi Morganti, che illustreranno gli affreschi di Sant’ Onofrio, uniche tracce dell’omonimo convento abbattuto, ma anche Giuliano Giuliani e Paola Antonini, delegata alla cultura del Fai di Ascoli Piceno, che ha cercato documenti di palazzo Bazzani che nessuno ha mai visto per ricostruire il lavoro sostenuto dallo stesso Bazzani e dalla ditta esecutrice dei lavori. 

Un ringraziamento particolare va infine all’officina del sale, al professor Giuliano Cipollini, alle associazioni di Mozzano per il grande impegno profuso nell’organizzazione dell’escursione naturalistica e al circolo Piagge 80 per il supporto alla visita all’eremo di San Marco.

Attendiamo tutti coloro che amano questa Italia che via via proponiamo, invitando ad iscriversi alla nostra fondazione».


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