di Federico Ameli
Un altro prestigioso riconoscimento accademico che va ad aggiungersi alla già lunga lista di Salvatore Sauro, stimato ricercatore in campo odontoiatrico e sambenedettese d’adozione – si è trasferito in città dalla sua Puglia all’età di sedici anni convincendo ben presto tutta la famiglia a raggiungerlo nel Piceno – che da qualche anno a questa parte ha messo radici a Valencia, dove vive insieme alla moglie Michela Capoferri, anche lei sambenedettese doc, e al figlio Christian.
Grazie ai circa 150 articoli scientifici pubblicati su riviste internazionali e alle collaborazioni portate avanti negli anni con colleghi di tutto il mondo, il professor Sauro si è guadagnato un posto nella World’s Top 2% Scientists List stilata dalla Stanford University e pubblicata sulla rivista Plos Biology.
Per chi non la conoscesse, si tratta dell’elenco in cui vengono riportati i nomi dei più autorevoli studiosi nei rispettivi campi di ricerca, individuati sulla base di una serie di indicatori come il numero di pubblicazioni indicizzate nel database Scopus, le menzioni e le citazioni riportate in altri testi scientifici e l’indice H di ciascun ricercatore, ovvero un criterio matematico in grado di monitorare il contributo e l’impatto scientifico di ogni singolo studioso sulla disciplina di riferimento.
Il non plus ultra della conoscenza scientifica, il 2% dei quasi sette milioni di scienziati presenti in tutto il mondo selezionati da uno dei più prestigiosi atenei statunitensi: i migliori in ogni campo, insomma, di cui a buon diritto anche il sambenedettese Sauro fa parte in virtù delle ricerche brillantemente condotte in questi anni all’università Cardenal Herrera di Valencia.
Oltre a insegnare odontoiatria ai suoi studenti, infatti, il professor Sauro – ormai un’autentica istituzione nel settore dei biomateriali dentali a dispetto della giovane età – si dedica con il suo gruppo di ricerca allo studio dei materiali da restauro in grado di offrire la miglior resistenza possibile a processi di degradazione come la carie e la demineralizzazione, testando al tempo stesso le capacità terapeutiche e rigenerative dei tessuti dentali.
L’ingresso nell’esclusiva World’s Top 2% Scientists List è solo l’ultimo grande traguardo accademico raggiunto da Salvatore Sauro, che tra le altre cose, oltre al lavoro di ricerca portato avanti alla Cardenal Herrera, è anche presidente della International Association of Dental Materials Researcher, oltre che professore onorario alla Dental School dell’università di Hong Kong, associato onorario del King’s College London Dental Institute e visiting professor alla prestigiosa università Sechenov di Mosca.
Un curriculum accademico di tutto rispetto, costruito in tanti anni di studio e passione, che si arricchisce dunque di una nuova importante tappa per un illustre sambenedettese che contribuisce a tenere alto l’onore del Piceno in ogni angolo del pianeta. Tuttavia, prima di tornare a casa e godersi la pensione, come sosteneva tra il serio e il faceto di voler fare in un’intervista di qualche mese fa, c’è ancora tempo: buon per i suoi studenti, per la ricerca odontoiatrica e, perché no, per i nostri denti, che potranno contare ancora a lungo sul talento di Salvatore, scienziato di fama mondiale con San Benedetto nel cuore.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati