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Francesco Balloni
tra i nuovi Cavalieri:
«Emozione grandissima,
frutto del lavoro di squadra»

ASCOLI - Il direttore della Cna provinciale è uno dei 17 rappresentanti nel Piceno che il prossimo 2 giugno riceverà l’importante onorificenza dal presidente della Repubblica, a testimonianza della grande solidarietà e del sostegno all’economia delle aree interne messi in campo a partire dal sisma del 2016 fino ad arrivare all’emergenza sanitaria in corso
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di Federico Ameli

Come da tradizione, in occasione dell’importante ricorrenza del 2 giugno, anche quest’anno il presidente della Repubblica Sergio Mattarella nominerà i nuovi Cavalieri dell’Ordine al merito, coloro che negli ultimi tempi si sono particolarmente distinti con le loro azioni contribuendo a fare il bene della Repubblica e a tenere alto il nome della patria in tutto lo Stivale.

Francesco Balloni

Per quanto riguarda la nostra provincia, sono 17 le personalità di spicco del Piceno che si apprestano a ricevere una delle più prestigiose onorificenze nazionali per le “benemerenze acquisite verso la Nazione nel campo delle lettere, delle arti, dell’economia e nell’impegno di pubbliche cariche e di attività svolte a fini sociali, filantropici e umanitari, nonché per lunghi e segnalati servizi nelle carriere civili e militari”.

Tra medici, esponenti delle forze dell’ordine e professionisti di ogni genere, uno dei nomi più in vista è quello di Francesco Balloni, direttore della Cna Picena (Confederazione nazionale dell’artigianato e della piccola e media impresa), che verrà insignito del titolo di Cavaliere sulla base dei tanti frutti raccolti lungo un percorso di grande solidarietà e massima attenzione alle istanze del territorio intrapreso ormai cinque anni fa, quando il sisma del 2016 colpì duramente le aree interne del Centro Italia provocando una ferita che ancora oggi fatica a rimarginarsi.

«La mia candidatura – racconta Balloni – è stata presentata dalla Camera di Commercio e sostenuta dall’ex prefetto di Ascoli, Rita Stentella. Tengo particolarmente a sottolineare che, al di là della nomina individuale, si è trattato di un’azione condivisa con l’organismo di presidenza e con tutta la squadra e premiata per quanto di buono fatto in occasione del terremoto del 2016.

Francesco Balloni

In quell’anno – lo ricordo bene, anche perché il 19 agosto, qualche giorno prima della terribile scossa del 24, è nata la mia prima figlia – abbiamo garantito una presenza costante ad Arquata e negli altri centri terremotati, iniziando sin dai primi giorni a raccogliere informazioni tra i cittadini e i titolari delle attività commerciali per comprendere le reali esigenze delle aziende. Non è mai semplice parlare di sé stessi, ma se devo individuare il mio principale merito punto senza dubbio sul fatto di aver intuito che le imprese andavano ascoltate e reinserite in un unico contesto comune».

È da queste premesse che qualche tempo dopo, nell’aprile 2018, ad Arquata sorgerà la Cittadella delle attività produttive, un’autentica boccata d’ossigeno per l’economia della comunità arquatana, inevitabilmente messa a dura prova dalle piaghe del sisma e da una burocrazia che in più di un’occasione ha messo i bastoni tra le ruote alla macchina della ricostruzione.

«La Cittadella – prosegue – è stata il primo esempio tangibile del nostro impegno sul territorio, l’elemento forse più riconoscibile del contributo offerto dalla Cna, sebbene in realtà le azioni concrete di sostegno alle imprese relativamente al sisma e, in seguito, anche all’emergenza Covid siano state diverse.

Non abbiamo mai smesso di lavorare, continuando a operare in maniera assistenziale e spesso anche a costo zero con una serie di iniziative volte ad andare incontro alle necessità di aziende e titolari che avevano perso tutto».

Dopo cinque anni di impegno concreto, il 2 giugno arriverà il meritato riconoscimento da parte del presidente Mattarella. Una bella soddisfazione per Balloni e per tutta la Cna, che anche in tempi di Covid non intende rinunciare all’impegno preso sul territorio proseguendo sulla via tracciata a partire da quel maledetto agosto del 2016.

«Devo essere sincero: non me l’aspettavo, davvero. Per me è un grande onore, sono lusingato da questo riconoscimento che fa indubbiamente piacere e che ha alla base un iter particolarmente complesso.

Il 30 dicembre scorso fu l’ex prefetto Stentella ad annunciarmi che, tra le tantissime domande presentate, il mio nome era stato approvato. Insieme al prefetto, tra l’altro, facemmo una gita nei comuni dell’Ascolano più colpiti dal terremoto per analizzare insieme e più da vicino i percorsi che avevamo intrapreso con la Cna di Ascoli, e forse è stato anche questo a convincerla a promuovere con successo la mia candidatura.

Ad oggi non so bene come si svolgerà la cerimonia – conclude Balloni – ma credo che la nomina possa rappresentare un punto di partenza per tutta l’associazione. Anche in questi mesi caratterizzati dall’emergenza sanitaria cerchiamo sempre di rimanere sul pezzo, continuando a dare una mano in tutte le situazioni di emergenza che purtroppo si sono presentate negli ultimi anni».


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