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Vini, il “Bordò” del Piceno
sul tetto del mondo:
chiuso il concorso,
si attende il responso

ASCOLI - I produttori riusciranno a confermare il successo del 2020 nel concorso internazionale? In gioco anche lo sviluppo del movimento turistico legato all'enologia. Sfida tra 300 etichette provenienti da Francia, Spagna, Italia, Africa del Sud, Australia, Canada, Repubblica di Macedonia, Libano e Grecia. Giornalisti e critici hanno conosciuto i piccoli produttori locali
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di Franco De Marco

 

Riusciranno i vini del Piceno a confermarsi tra i migliori del mondo come avvenuto, a sorpresa, nel 2020 quando conquistarono ben 9 medaglie su 12 vini presentati?  Incrociamo le dita. Perché in gioco non c’è solo la qualità di vini straordinari ma anche il nome di Ascoli e del Piceno sul piano turistico. Il responso è imminente a conclusione della  IX edizione di “Grenaches du monde” , il concorso enologico internazionale, con eccellenze vitivinicole provenienti da tutti i continenti, la cui ultima tappa si svolta nel capoluogo piceno.

Oltre alle varietà vitivinicole più diffuse (Montepulciano, Sangiovese, Pecorino, Passerina), il Piceno ha recentemente riscoperto un antico vitigno locale, appartenente alla famiglia delle Grenache, localmente conosciuto con il nome di Bordò, che sta dando vita a dei vini straordinari. A seguito della fase di selezione, che avviene tradizionalmente nel mese di aprile presso il Consiglio interprofessionale dei vini del Roussillon, i campioni di vino scelti vengono inviati per la valutazione alle commissioni di assaggio nelle 4 capitali del mondo della Grenache, tra cui appunto Ascoli.

Ad Ascoli, nella Sala della Ragione di Palazzo dei Capitani, si sono sfidati i circa 300 esemplari di vini selezionati a base di Grenache (rossi, rosati, spumantizzati) provenienti da Francia, Spagna, Italia, Africa del Sud, Australia, Canada, Repubblica di Macedonia, Libano e Grecia. I 27 “master of wine”, che compongono la commissione di valutazione (sommelier, cantinieri, enologi, giornalisti e critici internazionali del settore enologico) sono arrivati il 31 maggio ad Ascoli per dare avvio ai lavori.

In questa occasione, con l’apporto del progetto di destinazione turistica Mete Picene, è stata predisposto un tour culturale della città di Ascoli e una cena a base di prodotti a km 0 in abbinamento alle bottiglie di Grenache locale. Presente alla cena anche un’altra eccellenza del territorio marchigiano: il Consorzio di tutela dell’Oliva Ascolana del Piceno Dop. La degustazione tecnica ha preso il via nella mattinata del 1° giugno a cui è seguito, nel pomeriggio, il workshop “Riscoperta della Grenache Picena – La strategia di sviluppo” organizzato da Linfa, l’azienda speciale della Camera di commercio. Con l’obiettivo di definire i perimetri dell’identità della Grenache Picena, la tavola rotonda, moderata dal giornalista Maurizio Valeriani, ha coinvolto esperti del settore agronomico ed enologico tra cui Silvio Salvi (responsabile Ufficio d’area di Ancona – ICQRF Ispettorato centrale della tutela della qualità della repressione frodi dei prodotti agroalimentari), Roberto Luciani (dirigente del Servizio agricoltura della Regione Marche), Giuseppe Camilli (agronomo Assam Marche) e i responsabili internazionali del concorso Frédéric Galtier, Assina Berta-Alliche ed Eric Aracil.

L’iniziativa, promossa dalla cooperativa Tu.Ris.Marche come portavoce del gruppo di 9 aziende vitivinicole delle Marche del Sud (Le Caniette,  Pantaleone, Walter Mattoni, Poderi San Lazzaro, Clara Marcelli, Oasi degli Angeli, Dianetti, Cameli Irene, Allevi Maria Letizia), si è avvalso del patrocinio della Regione Marche, del Comune di Ascoli, di Cna Ascoli, la compartecipazione di Linfa, Camera di Commercio delle Marche e Ascoli Reti Gas, in collaborazione con Bim Tronto e Mete Picene.

I 30 membri delle commissioni hanno visitato il borgo di Offida e i suoi luoghi di maggior interesse con una tappa speciale presso la sede dell’associazione “Il merletto di Offida”. E’ seguita la visita in cantina e una degustazione dei formaggi locali dell’azienda “Il Gigante”, delle confetture dell’agriturismo “La Campana” e dei prodotti a base di anice verde di Castignano dell’azienda “Terre dei Calanchi Piceni” con la partecipazione dell’associazione “Anice verde di Castignano”.

Le serate si sono chiuse con un viaggio sensoriale dello chef Gianmarco Di Girolami attraverso i prodotti tipici del Piceno. Gli stessi sono stati esaltati anche dal pranzo gourmet a cura dell’Attico sul Mare. Chiusura in bellezza con la visita alla cantina Le Caniette di Ripatransone e la degustazione di olii monovarietali di tenera ascolana dell’Oleificio Silvestri Rosina e della crema di fave “La Favalanciata”. In questo modo i giornalisti e critici enologici hanno avuto la possibilità di conoscere i piccoli produttori locali di Mete Picene e scoprire le tradizioni enogastronomiche e artigianali dei nostri luoghi del cuore.


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