Ortenzo Bruni
Un gesto di grande altruismo nel più grande dolore. Dopo la morte di Ortenzo Bruni, l’operaio di 59 anni tragicamente caduto da un’impalcatura mentre lavorava alla “Scandolara” di Ascoli, la famiglia ha acconsentito alla donazione degli organi.
Bruni è morto dopo 5 giorni all’ospedale “Torrette” di Ancona, dove era stato portato con l’eliambulanza subito dopo l’incidente avvenuto lo scorso lunedì 31 maggio.
La Procura di Ascoli aveva aperto un fascicolo per lesioni gravi. Sull’episodio indaga lo Spsal dell’Area Vasta 5. Ora l’ipotesi di accusa è di omicidio colposo.
Venerdì 4 giugno, il quadro clinico dell’operaio – che nella caduta aveva riportato diversi traumi tra cui uno gravissimo al cranio – è precipitato. I medici hanno dichiarato la morte cerebrale e chiesto allo moglie Pasqualina e ai due figli se erano disposti ad acconsentire alla donazione degli organi.
Nessuna esitazione da parte loro.
Il funerale di Ortenzo Bruni è previsto per domani, 7 giugno, alle ore 15 nella chiesa Santi Cosma e Damiano di Mozzano.
Domani lo stabilimento “Scandolara” sarà chiuso per lutto, mentre martedì i sindacati hanno indetto uno sciopero di 8 ore.
Ortenzo Bruni non ce l’ha fatta: era caduto da un’impalcatura mentre lavorava alla “Scandolara”
Cade dall’impalcatura alla “Scandolara”, gravissimo un operaio di 59 anni
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