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Il fratino della Riviera
e il miracolo della vita
Nati i primi i due piccoli (Le foto)

SAN BENEDETTO - Si sono schiuse le prime uova nel nido che il raro uccello ha costruito nel tratto di spiaggia davanti allo chalet Lido Sabbiadoro. L'appello della Lipu: «Un orgoglio per tutta la città, ora però serve ancor più cautela»
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Il piccolo fratino nato a San Benedetto (le foto sono di Vincenzo Iacovoni)

La natura fa il suo corso. E compie il suo prodigio. Anche in luoghi, per così dire, inusuali. Proprio oggi, mercoledì 9 giugno, si sono schiuse le prime due uova (in tutto sono tre, ma il terzo in genere è deposto con qualche giorno di ritardo) nel nido del fratino che ha scelto il tratto di spiaggia davanti allo chalet Lido Sabbiadoro (concessione 59) per riprodursi.

Qui con la mamma

A renderlo noto è la sezione rivierasca della Lipu, che ricorda come questo piccolo uccello marino, appartenente ad una specie particolarmente protetta dalle leggi nazionali e comunitarie e dalle Convenzioni internazionali, ha visto la propria popolazione diminuire del 50% negli ultimi venti anni anche in Italia. Nidifica in pochissime aree del litorale marchigiano e adriatico, in quanto ha bisogno di ambiente pulito e non disturbato dalle attività umane.

«Il nostro fratino ha scelto il Lido Sabbiadoro circa un mese fa, in un momento di relativa tranquillità -continua la Lipu-. Ma con il supporto costante di volontari, bagnanti e del gestore Marco Merli sono riusciti a tenere una condotta rispettosa e persino protettiva. La scorsa settimana è accaduto, ad esempio, che un cane fuggito da uno chalet vicino ha messo a rischio mamma fratino, ma i clienti del Sabbiadoro sono prontamente intervenuti».

«Adesso viene la parte difficile, i piccoli a poche ore dalla nascita inizieranno a correre all’impazzata, servirà pertanto una maggiore cautela da parte di cittadini e turisti, che comunque hanno già dimostrato di comprendere ed apprezzare la valenza naturalistica di questo eccezionale indicatore ambientale, capace di attivare anche un interesse turistico di settore tra birdwatchers e fotografi naturalisti -conclude l’associazione-. Rinnoviamo il nostro appello affinché si cerchi di arrecare il minimo disturbo per giungere, con il prossimo involo, ad un successo riproduttivo del quale l’intera città sarà madrina e che avrà il suo peso anche nell’istituzione dell’Area Marina Protetta del Piceno, di recente rilanciata dagli operatori del settore turistico e dalla parte più illuminata del settore pesca».

 

Sorpresa sotto l’ombrellone: il fratino ha fatto il nido


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