La mappa realizzata da Simone Gatto con le segnalazioni degli ultimi due anni
di Luca Capponi
Prima cosa: se ne incontrate uno niente panico, restate a distanza, non tentate di avvicinarvi o dargli del cibo ed aspettate che prenda la sua strada. Idem se siete in auto: non fate la stupidaggine di seguirlo per fotografarlo o filmarlo, perché potrebbe spaventarsi. E spaventare un “animaletto” che in piedi può arrivare ai due metri d’altezza mentre seduto solo a un metro e mezzo…non pare proprio il caso.
L’orsa coi piccoli fotografata da Gatto a Villalago (L’Aquila) nel Parco d’Abruzzo
«È sufficiente stare buoni ed attendere, l’orso marsicano non è aggressivo, può essere paragonato più a un panda che a un grizzly».
Simone Gatto è una guida escursionistica Aigae. Inoltre, è biologo naturalista. Da due anni, poi, monitora le segnalazioni che si susseguono nell’area dell’Appenino centrale a cavallo di Umbria, Lazio, Marche e Abruzzo fino ai confini con Molise e Campania. Ogni volta che un orso viene avvistato, lui appunta posizione e data.
«Si tratta di segnalazioni, più di 20, tutte verificate tramite video, foto o impronte sicure, tra cui due nella zona di Arquata -racconta Gatto-. Gli orsi maschi, soprattutto quelli giovani, possono percorrere centinaia di chilometri in cerca di una femmina. Si ipotizza che il gruppetto che si muove in questa vasta zona vada da un minimo di 3 esemplari a un massimo di 5, probabilmente maschi che provengono dal Parco Nazionale d’Abruzzo, dove negli anni gli orsi si sono riprodotti dopo un periodo in cui erano rimasti pochissimi esemplari».
Altro scatto di Gatto
Di recente, altri incontri speciali con l’animale si sono registrati proprio nella zona di Arquata. Il pelo lasciato su un guardrail nei pressi è stato sottoposto ad analisi e presto si conosceranno i risultati. Ma i dubbi sono pochi.
«L’orso marsicano è nel suo habitat, vive qui da millenni -ricorda Gatto-. Le orme sono da prendere con le pinze, a livello di attendibilità con l’analisi del pelo non si sbaglia. Degli ultimi avvistamenti ad Arquata purtroppo non abbiamo ancora nessuna prova verificata, anche se è difficile confondersi quando si tratta di un animale come l’orso. Come detto, tenderei ad escludere si tratti di una femmina, sono meno propense a spostarsi per chilometri a meno che non fuggano dal maschio o non debbano lasciare i cuccioli».
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